processo gregoretti
Toninelli interrogato a Catania dalla Bongiorno. Mandateci lo streaming
Il prossimo 20 novembre Giulia Bongiorno interrogherà l'ex ministro Danilo Toninelli nel corso del processo sul caso Gregoretti. E se ne vedranno delle belle viste le dichiarazioni che l'ex ministro del governo Conte rilasciava fino a qualche mese fa. Per questo il vicedirettore del Tempo, Francesco Storace, lancia una provocazione e chiede a chi può di filmare l'interrogatorio di Toninelli davanti al Gup di Catania. Solo così potranno essere smascherate tutte le sue bugie e i voltafaccia tipicamente grillini. "E' evidente che sotto le fauci della Bongiorno correrà più pericoli il povero Toninelli - scrive Storace sul sito 7Colli - Perché era lui a decidere dove far arrivare quelli della Gregoretti, i clandestini che fanno rischiare a Salvini quindici incredibili anni di galera. Era il ministro della infrastrutture e come si vede dal video qui sotto lo rivendicava apertamente. “Io decido fino all’attracco, poi interviene Salvini per l’ordine pubblico”: ve la immaginate Giulia Bongiorno che rifila questa frase sotto il muso del povero grillino senza macchia e tanta paura?".
Francesco Storace non vuole perdersi lo spettacolo dell'udienza in programma il 20 novembre. E chiede provocatoriamente che qualcuno mandi a Roma il filmato dell'interrogatorio. "Ecco, nessuno ha il diritto di privarci dello spettacolo - prosegue Storace su 7Colli - Qualcuno dei pochissimi che avranno accesso all’udienza preliminare di Catania deve aiutare anche noi poverini che siamo a Roma. Infilatevi una microcamera da qualche parte, agitate di nascosto lo smartphone, commettete un reato a nome del popolo ma vi imploriamo. Non toglieteci la soddisfazione dello streaming giudiziario. Dateci Toninelli esattamente come Toninelli avrebbe dato in pasto al popolo chiunque di noi. Purtroppo non si vendono biglietti in tribunale. C’è solo chi ha venduto l’anima per allearsi col nemico: ma di fronte al giudice è orrendamente nudo e deve rispondere del suo trasformismo. Esattamente come Conte e poi Di Maio e tutti gli altri".