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"Salvini al comizio con la febbre", scoppia il caso. Così risponde a chi lo attacca

Matteo Salvini sotto attacco per le parole con cui ha esordito ieri nel suo comizio a Formello, comune alle porte di Roma. Il leader della Lega ha ammesso di essere un po' febbricitante e per questo il medico gli aveva consigliato di stare a casa. "Innanzitutto grazie agli organizzatori che vale doppio perché io non ne posso più della vita a distanza, della politica a distanza, della scuola a distanza, dell’amore a distanza - ha detto Salvini intervistato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano - Scusate il ritardo, perché io odio arrivare in ritardo. Ma oggi è una giornata non partita benissimo. Sono stato due ore attaccato al cortisone e quando mi sono alzato il medico mi ha detto: 'Ovviamente lei adesso va a casa'. Io gli ho detto: "Sì, stia tranquillo. Passo prima ad Anguillara Sabazia. Poi da Formello e finisco a Terracina, ma alla sera arrivo a casa. Ci tenevo troppo a essere qui, un po' dolorante, un po' febbricitante, però è bello esserci". In molti hanno criticato la scelta di Salvini in tempi di Covid, compresi i selfie con i militanti, anche se lo stesso leader della Lega nel corso del suo intervento ha sottolineato come quando si parla di febbre si pensa subito al coronavirus ma le cause possono essere molteplici. E oggi alle 13 ha postato sui suoi social una foto che lo mostra mentre si sottopone a una flebo di cortisone "per sconfiggere mal di schiena, collo e spalla, e si riparte!".  E sempre oggi ha chiarito: "Mai avuta febbre, fatto test sul Covid ieri mattina, negativo. Ho il torcicollo come milioni di italiani e ho preso il cortisone".

 

 

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