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Lotta continua a Davide Casaleggio

Luigi Frasca
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È guerra di logoramento, ormai, tra i gruppi parlamentari 5 Stelle e Davide Casaleggio. Dopo la lettera agli attivisti in cui il presidente dell’Associazione Rousseau ha annunciato la chiusura di alcuni servizi forniti dalla piattaforma puntando il dito contro i parlamentari morosi, interviene anche il garante del M5S, Beppe Grillo, con un assist a favore del figlio del cofondatore del Movimento. Collegato in streaming con il Senato, nel corso di una conferenza stampa organizzata dai 5 Stelle, il comico elogia i suoi («al governo ci sono persone intelligenti e competenti») senza risparmiare critiche («siete vittime del "dentro, forse stando dentro si perde un po’ di libertà»). E ricorda agli esponenti grillini l’importanza dello strumento di cui il Movimento si è dotato: «I cittadini devono poter dire la loro con sistemi tecnologici che noi per primi al mondo abbiamo fatto. Non è una difesa di Rousseau ma di una tecnologia che abbiamo fatto noi e dobbiamo ringraziare le persone che l’hanno fatta, Casaleggio padre e figlio».

Ma nonostante le parole del fondatore del MoVimento la tensione interna resta alta. L’intervento di Casaleggio contro gli inadempienti - raggiunti anche dalle comunicazioni dei probiviri - ha mandato su tutte le furie molti eletti, che da tempo provano a ridisegnare i confini del rapporto tra Movimento e Rousseau e a «depotenziare» il ruolo del guru. E c’è chi accusa i gestori del sito «Tirendiconto» di aver cambiato le carte in tavola per quanto riguarda le scadenze delle restituzioni. «Trovo sospetto il tempismo con il quale sul sito di "Tirendiconto" è stata cambiata tra ieri e oggi la frase che chiarisce le scadenze delle rendicontazioni», dice all’adnkronos la deputata M5S Elisa Siragusa. Nella precedente versione, spiega, «era in regola chi aveva rendicontato fino ad aprile» mentre ora sul sito campeggia la seguente scritta: «Per essere in regola le rendicontazioni di ogni mese vanno completate dai portavoce entro il secondo mese successivo come previsto dal regolamento sul trattamento economico degli eletti del Movimento 5 Stelle».

 

 

In una lettera aperta a Casaleggio postata sui social il senatore Mattia Crucioli definisce «scorretta e fuorviante» la email inviata agli attivisti dal dominus di Rousseau. E attacca: «Non posso accettare che proprio lei, con la mail di ieri, violi addirittura le regole del codice penale gettando superficialmente discredito su di me e su molti miei colleghi». Molti guardano agli Stati Generali del M5S - appuntamento congressuale invocato a gran voce dagli eletti grillini e più volte rimandato a data da destinarsi - come sede per regolare i conti con la creatura di Casaleggio. «La vera domanda a cui bisogna al più presto rispondere - afferma il deputato Giorgio Trizzino all’adnkronos - è se Casaleggio e la piattaforma Rousseau sono solo fornitori di servizi: in questo caso bisognerà rimodellare verso questa direzione i rapporti che li legano al Movimento. Oppure Casaleggio ritiene di potere fornire attraverso Rousseau le linee di indirizzo politico al Movimento, ostacolando di fatto la libera evoluzione del M5S verso la forma partitica pienamente democratica. In questo caso dovremo prenderne atto e decidere come procedere in vista degli Stati Generali». 

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