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Salvini aggredito e non solo, la vera violenza è a sinistra

Francesco Storace
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Con la stessa naturalezza si potrebbe dire che alla sinistra Willy serve più da morto che da vivo. La sentenza per l’omicidio di Colleferro già punta sulla politica, quella di destra, ovviamente, ed è indice diun clima che campa di odio permanente. Mettiamo assieme quel che succede.

A Colleferro una creatura ammazzata per difendere un suo amico. Balordi, mostri, delinquenti gli hanno fatto la pelle a prescindere dal colo- re. Mai maestri del pensiero unico sparano su Matteo Salvini e Giorgia Meloni: li additano come responsabili morali del pestaggio. Riemerge dall'oblò Rula Jebreal che si inventa «l'indottrinamento fascista». Alessia Morani - che per di più sta comodamente seduta al governo - punta il
dito contro la destra e si beccale repliche che merita. Poi, ieri, l'ennesimo tentativo di aggressione ad un comizio di Salvini, in una Toscana dove la sinistra impazzisce ad ogni sondaggio che legge. Viviamo nell'Italia in cui il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, ogni giorno aizza pure lui contro «le destre». E un'ossessione, si prepara ad una cocente umiliazione elettorale e ha bisogno del nemico.

In questo clima oggettivamente brutto, capita anche il nostro quotidiano, preso di mira perche ́spiattella verità ad una politica che campa di bugie. Da sinistra registriamo minacce esplicite e silenzi imbarazzati. Un assessore di Zingaretti,come quello alla sanitàAlessio D'Amato, che punta ad intimidire il gruppo editoriale che guida Il Tempo. È molto grave quello che sta accadendo alla nostra testa ha fatto bene lo stesso Salvini a reagire con nettezza e coraggio: «Sostegno e solidarietà al direttore e alla redazione del quotidiano Il Tempo, minacciati indegnamente dall'assessore regionale alla Sanità del Lazio, D'Amato, per alcuni articoli. Dovrebbe dimettersi immediatamente: cosa ha da nascondere? Imbarazzante anche il silenzio di Zingaretti, a poche ore dall'aggressione di Grillo a un inviato Mediaset. Pd e 5Stelle sognano la stampa al guinzaglio:per chi non si inchina arrivano minacce e aggressioni fisiche». Anche altri esponenti politici sono intervenuti,ad esempio da Forza Italia, come la deputata Erica Mazzetti: «Chi ancora oggi pensa di mettere il bavaglio ai giornalisti, agisce con metodi figli di una vecchia ideologia sconfitta dalla storia».

Ed in effetti è proprio questa la sostanza della questione che oggi dovrebbe emergere nel dibattito politico: l'intolleranza,con violenza,nei con- fronti delle posizioni altre. Tutto serve per demonizzare il nemico. Persino sul cadavere di Willy Duarte Monteirosi disputa una partita vergognosa.

Ma bisogna fare attenzione a non superare il livello di guardia. Se persino una signora che fa proseliti sui social come Chiara Ferragni perde la testa e straparla di «cultura fascista» alla base del barbaro omicidio di Colleferro, vuol dire che c'è un impazzimento generale che non fa bene all'Italia. Si diano tutti unaregolata.La sempre più vicina perdita del potere non giustifica le reazioni inaudite di una sinistra sempre piùrabbiosa,alla ricercadireazioniisteriche.Sulla rete si assiste ad uno spettacolo indecoroso, che non trova per ora numerosiseguaci nelle piazze solo perché la gente normale non segue più questo clima da rissa permanente. Ma proprio per questo costoro sono sempre più peri- colosi,perchéisolati. Chi ha il potere di farli smettere, comincia d'usare con sobrietà pensieri e parole

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