la seconda ondata
Coronavirus, il ministro Speranza annuncia la fase tre: discoteche e stadi restano chiusi
«Il Governo nazionale non ha mai riaperto le discoteche. Questo è stato fatto da alcune regioni che ne avevano facoltà, ma noi siamo intervenuti per richiuderle. L’ho detto in tante occasioni: noi non abbiamo mai riaperto le discoteche». Il ministro della Salute, Roberto Speranza, risponde alle domande dei giornalisti a Pisa per una iniziativa elettorale di Sinistra Civica Ecologista in vista delle regionali in Toscana, dove la lista è in coalizione con il Pd. E, su una possibile riapertura degli stadi, dichiara: «Gli stadi sono e restano chiusi».
«L’R con zero, o il numero dei contagi non è già scritto nel cielo, non è già dato, dipenderà dai comportamenti di ciascuno di noi, ed io non mi stancherò mai di dare questo messaggio» spiega il ministro a chi gli chiede gli effetti di seconde ondate del contagio da Coronavirus che si potrebbero verificare fra settembre e ottobre. «Si possono fare tutte le simulazioni del mondo ma quello che poi determina un numero o un altro è il comportamento delle persone - ha aggiunto Roberto Speranza -. Se il comportamento delle persone, come io continuo a chiedere con insistenza, è un comportamento responsabile e positivo, siamo nelle condizioni di gestirla meglio». E a chi gli domanda un commento alla dichiarazione del premier Giuseppe Conte che nelle scorse ore ha annunciato come non ci saranno più lockdown totali su tutto il territorio del Paese, Roberto Speranza risponde: «Sono d’accordo con lui».