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Virginia Raggi si butta a sinistra. E Alemanno la querela

Susanna Novelli
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Si alzano i toni su una campagna elettorale iniziata forse con un po’ troppo anticipo. E che rischia di sfinire l’unica candidata ufficialmente in campo e al nastro di partenza decisamente indietro, pur in assenza di sfidanti diretti. Virginia Raggi ha cominciato infatti a picchiar duro contro i partiti, prima ancora di conoscere i nomi dei pretendenti al soglio capitolino. E, in assenza di questi, a rinvangare - pure erroneamente - un passato ormai remoto. Per questo intanto, forse prima del giudizio del popolo romano affronterà quello dei giudici di Piazzale Clodio. L’ex sindaco Gianni Alemanno ha infatti dato mandato ai propri legali di querelare Virginia Raggi.

«Il Sindaco, parlando alla trasmissione "In Onda" su La 7, ha detto il falso quando mi ha accusato di aver aperto, insieme a Berlusconi, i campi nomadi a Roma - ha spiegato Alemanno, alla guida del Campidoglio dal 2008 al 2013 - È vero esattamente il contrario: nel 2008 quando ci siamo insediati in Campidoglio la situazione su Roma era la seguente: i campi tollerati erano 15, gli autorizzati 7, i campi abusivi e micro insediamenti erano oltre 1200 e la popolazione nomade presente era stimata intorno alle 9000 persone. Dopo i cinque anni della nostra amministrazione i campi tollerati erano 8, gli autorizzati 8, quindi sono stati chiusi 6 campi tra tollerati e abusivi, tra cui quelli con la più alta pericolosità sociale come Casilino 900, La Martora e Tor dè Cenci, inoltre sono stati sgomberati 1.100 campi abusivi e micro insediamenti e la popolazione nomade presente alla fine del nostro mandato si era ridotta a circa 5100 persone fotosegnalate e conosciute. Quindi i campi nomadi non solo non li ho aperti, ma al contrario ho chiuso una buona parte di quelli che avevo ereditato dalle precedenti giunte - conclude Alemanno - Non sono disponibile ad essere lo strumento con cui Virginia Raggi pensa di scaricare le responsabilità del completo fallimento del suo mandato in vista della campagna elettorale comunale».

 

Ed in effetti nel giro di un paio di settimane è la seconda volta che Raggi attacca l’operato della giunta Alemanno. Un tassello che si aggiunge alle dichiarazioni della grillina in corsa per il bis: «Io culturalmente provengo da un ambiente di sinistra, poi le azioni di sinistra si possono declinare in più modi». In effetti l’unico sgombero di palazzi occupati abusivamente in 4 anni e mezzo della giunta Raggi è stato quello di CasaPound, mentre gli altri - ad esempio lo «Spin Time» - continuano indisturbati ad occupare immobili a spese dei contribuenti e persino a lucrarci. Ed è forse proprio all’elettorato di sinistra che guarda la Raggi per cercare almeno di raggiungere un risultato a due cifre nella corsa al bis in Campidoglio. Un elettorato tuttavia già recuperato dalle "nuove" leve della sinistra capitolina che hanno stravinto in VIII Municipio, dove i grillini hanno mollato il governo dopo appena un anno dalle elezioni. E dubbi vengono espressi anche all’interno della compagine grillina. A domanda diretta alla festa de «Il Fatto Quotidiano» se voterà Virginia Raggi per il bis a Roma, il premier Giuseppe Conte ha messo le mani avanti: «La domanda è prematura. Aspettiamo prima di completare il quadro, vediamo un po' più in là». Più possibilista l’attrice Sabrina Ferilli: «Ad oggi non ho motivo per non rivotare la Raggi».

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