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Elezioni, Giorgia Meloni: faremo di nuovo Roma grande

Francesco Storace
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E’ stato complicato bloccare Giorgia Meloni per un’intervista. Ieri poi, nel bel mezzo dell’esibizione della squadra acrobatica di atleti e campioni della "Società Sportiva Lazio Paracadutismo" a San Benedetto del Tronto.

Ma valeva la pena. Anzitutto per sapere se Fdi si univa al coro antireferendario. Poi tanta attualità, a partire dal voto di settembre. Con un’accusa precisa: "Conte ha usato il coronavirus e ora punta al lockdown". E "ricatta i cittadini per le regionali con i fondi del Recovery Plan". Poi un pronostico e una notizia: in America la partita "è aperta" per Donald Trump. Dopo le regionali arriverà il candidato sindaco di Roma. "La faremo grande di nuovo": non a caso anche qui riecheggiando il presidente degli States.

Cambia la posizione di Fratelli d’Italia sul referendum taglia parlamentari?
"No. I voti di Fratelli d’Italia sono stati decisivi nei passaggi parlamentari che hanno portato fin qui. Non mi sfugge che un eventuale successo del No potrebbe mettere in difficoltà la maggioranza ma non baratto una cosa in cui credo con l’utilità di un momento. Un Parlamento più snello può funzionare meglio, anche se non è un mistero che la Destra italiana da sempre si batta per una riforma più ampia delle nostre Istituzioni, a partire dal presidenzialismo che per noi rimane l’architrave di una democrazia realmente rappresentativa e al contempo capace di decidere". 

A fine settembre chi festeggia, Di Maio o Meloni?
"Penso che in primis festeggeranno alcuni milioni di italiani a cui regaleremo un nuovo governo regionale senza Pd e M5S. Poi certo mi auguro di poter festeggiare una bella affermazione di Fratelli d’Italia e del centrodestra. Dubito che potranno festeggiare i partiti di maggioranza, che stanno già dimostrando di essere soltanto un’accozzaglia di potere e non un’alleanza di governo. Conte è talmente in difficoltà da ricattare i cittadini chiamati al voto con i soldi del Recovery Plan. E nelle varie Regioni al voto continuano a schifarsi e si presentano divisi praticamente ovunque". 

E a novembre in America?
"Troppi commentatori danno Donald Trump per sconfitto. Non ne sarei così sicura. Trump, fino allo scoppio dell’emergenza Covid, ha regalato agli Stati Uniti una crescita economica come mai nei decenni precedenti, con un mix di taglio delle tasse e investimenti pubblici che dovremmo replicare anche da noi. Poi hanno scatenato la campagna Black Lives Matter utilizzando strumentalmente il tema del razzismo, questione seria negli Usa, come fosse questione legata alle politiche di controllo dei confini messe in atto dal Presidente americano. Ma chi conosce la realtà degli Stati Uniti sa bene che l’America si confronta da sempre con il problema della discriminazione, e casi come quello di George Floyd sono esistiti anche durante la presidenza Obama o Clinton. Per questo sono ancora fiduciosa che l’America profonda continuerà a scegliere il messaggio di Trump. Credo che la partita sia ancora aperta". 

E’ più letale Conte o il covid?
"Conte ha sfruttato il Covid per costruirsi una notorietà e un consenso che non aveva, cercando di legittimare e rafforzare a posteriori un ruolo che occupa senza alcun mandato popolare. Ha ottenuto e prorogato lo stato di emergenza governando gli italiani a colpi di Dpcm, dispensando diritti e libertà come se in una democrazia spettasse a un premier dire al popolo cosa è libero o meno di fare, ha dilapidato decine di miliardi dispensando però una miriade di marchette. Il Covid ad un certo punto passerà, questi danni invece rischiano di rimanere". 

Vogliono un nuovo lockdown?
"Ci stanno provando in tutti i modi. Hanno riacceso la macchina del terrore. Intendiamoci, io sono sempre stata per seguire tutti i protocolli e osservare le massime precauzioni ma vedere un governo che si accanisce con i giovani e le discoteche e lascia aperti i confini a migliaia di migranti spesso contagiati che puntualmente si danno alla macchia fa pensare che tutto questo risponda a un disegno. E credo che le parole di ieri del professor Ricciardi su chiusura delle scuole e rinvio delle elezioni siano dal sen sfuggite ma rappresentino esattamente quello che hanno in mente. Ripiombarci nel panico per rimandare l’avvio dell’anno scolastico, a cui sono del tutto impreparati, e le elezioni che sanno di perdere. Glielo impediremo". 

Ginevra andrà a scuola in mascherina?
"L’obbligo scatta sopra i sei anni, quindi potrebbe non farlo. Lo valuterò. Ma mi chiedo anche come si possa pensare che bambini di sei o otto anni possano tenere la mascherina per ore. E come si possa credere di risolvere il problema spendendo miliardi per i banchi con le rotelle che diventeranno il nuovo gioco per milioni di ragazzi. È da fine marzo che Fratelli d'Italia chiede di mettere la testa sul problema scuola, sui genitori che tornano a lavoro e devono poter contare sulle Istituzioni, sui trasporti pubblici che non sono pronti, sulla didattica che non deve essere penalizzata, sugli spazi in più da trovare per garantire il distanziamento. Se ne sono fregati per mesi perché erano preso a spartirsi le nomine delle partecipate statali e a studiare i bonus monopattino, e ora brancolano nel buio". 

Quanti migranti è in grado di ospitare l’Italia?
"Ora, per colpa di questo governo di irresponsabili, il limite è già stato ampiamente superato. Con l’ulteriore danno che l’afflusso incessante di clandestini senza arte né parte impedisce di selezionare immigrazione di qualità, che si potrebbe integrare meglio con la nostra società e il nostro tessuto produttivo. Oltre a fare un grande danno ai tanti stranieri che lavorano qui nel rispetto delle nostre leggi e dei nostri valori. Ma al governo preferiscono alimentare il business degli scafisti e quello ancora più lucroso dell’accoglienza, lasciare campo libero alle Ong immigrazioniste, fare sanatorie generalizzate come quella della Bellanova, lasciar scappare i migranti contagiati umiliando la polizia che cerca di contenerli, riaprire il capitolo Ius soli dando il messaggio che qui da noi ci sia il Bengodi. Lo ripeto: sono degli irresponsabili". 

Reggerà a lungo il documento sottoscritto dagli alleati contro ogni inciucio?
"Ne sono convinta. Non c’è alternativa se vogliamo che gli italiani ci considerino pronti per governare".

Quando vi deciderete a dare ai romani un candidato sindaco del centrodestra?
Dopo le regionali sarà la nostra priorità. Roma è stata umiliata da questi anni di amministrazione Raggi, un mix di incompetenza e immobilismo che ucciderebbe un paziente sanissimo, figuriamoci una città malata come Roma. Il tema per il centrodestra non è tanto scegliere prima possibile ma scegliere la persona e la squadra migliori possibile. Sono convinta che ci riusciremo, in tempi ragionevoli. 

Che cosa gli chiederete di realizzare?
In primo luogo sicurezza: campi rom, accampamenti, zone franche, roghi tossici, spaccio a cielo aperto, criminalità diffusa, occupazioni abusive. Tutto questo deve finire. Predicavano legalità ma la città è fuori controllo. E poi decoro: Roma è sporca, in molti quartieri è invivibile, l’immondizia a bordo strada e le strade piene di buche. Sembrano tutte cose banali, eppure Roma oggi più che mai ha bisogno di normalità. Certo poi ha bisogno anche di tornare a pensare in grande, di una rigenerazione urbanistica che abbellisca i suoi quartieri, di sostenere i commercianti massacrati dalla crisi, di attrarre intelligenze e investimenti da fuori, di tornare a grandi flussi turistici se possibile con maggiore qualità. Insomma, per dirla alla Trump, “facciamo Roma grande di nuovo”.

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