dal 14 settembre

A scuola mascherine obbligatorie dopo i 6 anni

I dati dei contagi da Coronavirus evolvono rapidamente, ma sono sotto controllo, quindi, dal 14 settembre le scuole riapriranno in sicurezza. È un «imperativo» per il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, un impegno «massimo» per il premier Giuseppe Conte, una sicurezza per il ministro per le politiche regionali Francesco Boccia. Intanto, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, si riunisce con il comitato tecnico scientifico e con il commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, per discutere del protocollo dell’Istituto Superiore di Sanità. Poi, vede presidi e sindacati. I nodi sono sempre gli stessi, tutti legati a non far cadere gli ultimi tre pilastri rimasti per contenere i contagi: il distanziamento, l’uso corretto della mascherina e l’igiene. Sono le raccomandazioni al cuore dell’azione del governo e non si possono scardinare. Miozzo le definisce «terapeutiche», valide per tutte le situazioni, quindi anche per il mondo scolastico.

Il Cts punta a proporre l’uso della mascherina (per i ragazzi con più di 6 anni) anche durante le lezioni, tranne in casi specifici, come durante le interrogazioni, a mensa o durante l’attività fisica. Se si dovesse verificare un contagio a scuola, si esaminerà di volta in volta il contesto e la specifica situazione. Se necessario si metterà in quarantena la classe o (in presenza di focolaio) l’intero istituto. A breve, saranno resi pubblici anche dei documenti «puntuali» che permetteranno ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti per l’emergenza nominati per gestire l’eventuale identificazione di soggetti (studenti o personale scolastico), che risultino essere contagiati. In quest’ottica, saranno coinvolti pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, che saranno chiamati assieme ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali a garantire supporto alle scuole e la gestione, secondo le normative vigenti, dei contagiati. L’obiettivo, si riferisce alla fine dell’incontro tra il Cts e il governo, è quello di «garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale».

  

 

 

 

Una nuova riunione del comitato ci sarà il 29 agosto, a ridosso della prima apertura delle scuole, l’1 settembre, per eventuali attività di recupero. Ma gli scienziati si dicono fiduciosi perché, spiega Miozzo, il Paese ha raggiunto un «buon livello di controllo della malattia e un’eccellente capacità di intervento rapido in situazione di emergenza laddove si verificano dei cluster». Tra l’8 settembre e il mese di ottobre saranno distribuiti i banchi monoposto, sui quali si è consumato lo scontro tra Arcuri e i presidi, che chiedono più certezze e un calendario per organizzare la ripartenza.

Il Cts smorza le polemiche, anche sulle preoccupazioni dei dirigenti scolastici per eventuali responsabilità penali in caso di contagio: «Non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla Legge 40 del 5 giugno 2020». Per garantire un maggior distanziamento, sono stati coinvolti gli enti locali. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato un bando per accedere ai 70 milioni di euro dal decreto Agosto per l’affitto di spazi e per l’acquisto, il noleggio o il leasing di strutture temporanee da utilizzare per le attività didattiche. Con i finanziamenti ricevuti sarà possibile non solo pagare gli spazi, ma anche i lavori di adattamento alle esigenze didattiche. «Il Ministero dell’Istruzione ha supportato e continuerà a supportare tutte le azioni necessarie, nel rispetto delle competenze di ciascuno», confidando «nella sinergica collaborazione di tutti i soggetti coinvolti», commenta la ministra Azzolina.