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Pd e M5s sono disperati. Perché a Roma si possono battere

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L'alleanza di Ferragosto tra Pd e M5s è la prova lampante della disperazione in cui versano i due partiti. Le elezioni per il Campidiglio del 2021 fanno paura ai rosso-gialli e i mal di pancia e gli sfoghi di esponenti come Matteo Orfini sono lì a dimostrarlo. Sul sito 7Colli, il vicedirettore del Tempo Francesco Storace spiega a Roma il centrodestra può vincere e ridare speranza alla Capitale d'Italia.

 

 

 

"La riflessione di Orfini – che mette nel piatto anche altri temi ancora come il lavoro – e’ di quelle che a sinistra toccano corde sensibili - scrive Francesco Storace - E se ad esempio a Roma – che il deputato Pd conosce bene – ci si illude di far calare sulla città un orrendo patto di potere si illudono. Comandava, ricorderà Ignazio Marino. E anche lui sa che non basterà “la paura delle destre” per vincere in Campidoglio se abbandonano le loro bandiere sognando una somma di voti inesistente. La fine delle passioni e l’amore per il potere durano il tempo di una stagione che passa presto. Ed e’ anche il motivo per cui da giorni ci permettiamo di insistere col centrodestra affinché sciolga senza indugio il nodo della candidatura nella Capitale. Abbiamo bisogno di un nome che affascini la Capitale e di un programna di spirito ambizioso. Stare fermi e’ un delitto di fronte al suicidio che si puo’ compiere a sinistra. A Roma bisogna offrire una bella proposta contro la quale non basterà il solito, trito e ritrito armamentario antifa’. Se l’alternativa è rappresentata dall’ammucchiata tra Pd e Cinquestelle, la chiamata alle armi riguarderà esclusivamente gli addetti ai lavori. Anzi, ai livori. Il popolo non ha piu’ voglia di stare appresso ai professionisti dell’odio. Fanno sbadigliare. A destra bisogna rispondere con la concretezza degli uomini e delle donne migliori a disposizione".

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