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Di Maio-Salvini, rissa sui migranti: "Sono diminuiti". "Non è vero, migliaia in fuga dai centri"

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C'eravamo tanto amati. Gli ex alleati Luigi Di Maio e Matteo Salvini continuano a punzecchiarsi ogni volta che ce ne è occasione. E quando si parla di migranti il clima politico si scalda immediatamente. Ogni estate lo scontro si anima con scambi di accuse, risposte piccate e dichiarazioni di fuoco. Il 2020 ovviamente non fa eccezione, anche se dallo scorso anno i protagonisti sono cambiati. O meglio, hanno "cambiato posto". Oggi Matteo Salvini, poco più di 12 mesi fa responsabile del Viminale, da leader del primo partito di opposizione punta il dito verso il governo: «Per andare in spiaggia si chiede la mascherina, a quelli che sbarcano a Lampedusa chi la chiede? E il distanziamento, i sacrifici, l’attenzione?», punge il segretario leghista. Che tenta di rintuzzare l’ex alleato Luigi Di Maio.

Il ministro degli Esteri, infatti, sta guadagnando gli onori delle cronache sul tema più caldo del momento: «Negli ultimi tre giorni sono diminuiti in maniera drastica gli sbarchi dalla Tunisia. È una buona notizia, ma non bisogna abbassare la guardia», scrive su Facebook il responsabile della Farnesina. Il riferimento è all’operazione messa a segno dalla Guardia nazionale del distretto di Sfax e Mahdia e del distretto marittimo del centro, che hanno assicurato alla giustizia alcuni tra più importanti organizzatori dell’immigrazione clandestina via mare, ricercati dalle forze di sicurezza e dalle autorità giudiziarie. Un successo che porta anche la firma italiana, grazie al lavoro diplomatico costante con le autorità di Tunisi. «I rapporti con il presidente della Repubblica Saied ci differenzia dalle urla e dagli slogan di qualcun altro», affonda Di Maio, che boccia la politica della propaganda e della «discriminazione del prossimo». Questo governo sceglie «pianificazione e programmazione». Infatti, l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle rincara la dose: «Uno Stato come l’Italia non deve mai aver paura di difendere i propri confini, specie in un momento come questo, con una crisi pandemica ancora in corso», scrive su Facebook.

Salvini, però, affila le armi e controbatte: «Hanno fatto sbarcare 15mila balordi che sono in giro per l’Italia a fare casino e a portare virus e confusione». Intanto da Pozzallo arriva la notizia che decine di migranti sono fuggiti dall’hotspot dove attualmente si trovano 19 persone contagiate dal Covid. Le persone scappate però, sottoposte a tampone nei giorni scorsi, sono risultate tutte negative, assicura il sindaco Roberto Ammatuna. «Mi sorprende molto che ci possano essere queste fughe, proprio per come è strutturato il nostro hotspot: è più sicuro di un carcere. Esprimo piena fiducia nelle forze dell’ordine. Attualmente nessuno dei migranti è tornato, ma carabinieri e polizia stanno effettuando le ricerche», ha spiegato il sindaco raggiunto al telefono.

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