Tre migranti positivi al Covid a Viterbo, la furia di Forza Italia
Mentre non si placa la polemica per la decisione del Senato di autorizzare il processo all'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini per il divieto di sbarco alla nave Open Arms, nell'agosto 2019, l'immigrazione fa parlare anche per i flussi incontrollati che dalla Tunisia si riversano sulle coste meridionali dell'Italia.
E a far discutere è anche la scelta del governo di redistribuire nel resto di Italia una serie di migranti potenzialmente malati di Covid-19. L'ultimo caso è segnalato a Viterbo, ed è stato segnalato da alcuni esponenti di Forza Italia. "Tra i migranti che il Governo ha collocato nel territorio della Provincia di Viterbo sono risultati positivi al Covid-19 tre persone" denuncia il senatore Francesco Battistoni -. E' una notizia terribile per il territorio del centro Italia, qualcosa che da tempo denunciamo con forte preoccupazione. E questa preoccupazione, purtroppo, si è trasformata in notizia vera e certa. Quando Forza Italia ha iniziato a denunciare questa situazione, lo ha fatto a ragion veduta, considerando il fatto che i migranti vengono collocati senza conoscere il loro stato di salute preventivo e senza che ci sia garanzia sul controllo delle strutture individuate per l'accoglienza".
"Nonostante ancora oggi qualcuno ci accusi che le nostre parole cavalchino la paura - insiste Battistoni - invece in Provincia di Viterbo, esattamente nei Comuni di Proceno e Orte, queste persone, riscontrate positive, hanno avuto libertà di circolare all'interno dei Comuni, frequentando spazi e luoghi pubblici per diversi giorni senza che nessuno sapesse nulla sulla loro salute. Per mesi abbiamo chiesto agli italiani sacrifici immani, oggi stiamo vanificando quei sacrifici con queste azioni superficiali e scellerate. Mi sono personalmente attivato con la Prefettura di Viterbo e la direzione generale della Asl per porre rimedio a questo enorme danno per il territorio. Gestire i migranti in questa maniera è puro dilettantismo", conclude Battistoni.