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Salvini a processo, ma "a testa alta". E umilia la sinistra: "Festeggiano i Palamara, i vigliacchi e gli scafisti"

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Matteo Salvini va a processo per il caso dei migranti della Open Arms. Ma ci va "a testa alta", come rivendica lui stesso. Sono passati pochi minuti dal voto del Senato che ha concesso l'autorizzazione a procedere, ma Salvini non perde tempo: “Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità - dice il leader della Lega ed ex ministro dell'Interno - Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo. Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso. Mi tengo stretto l’articolo 52 della Costituzione (“la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”) e ricordo le parole di Luigi Einaudi: “Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra”. Non ho paura, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori”.

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