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Recovery fund, Conte al Ciae: "Tempi strettissimi per cogliere un'occasione storica. Lavoreremo ad agosto"

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Sostenibilità, attraverso un green act che si concretizza in 100 milioni di alberi da piantare in cinque anni e 5 miliardi di euro da investire in mobilità, efficienza energetica, economia circolare, attraverso il lancio di un brand Italia e una politica di sgravi fiscali per i territori che vivono di turismo. Trasformazione digitale, con l’accelerazione del completamento della banda larga purtroppo in ritardo. Contrasto alla povertà, tramite interventi sulle periferie, operazioni di ricucitura materiale e sociale del tessuto urbano. Sono queste, nel solco delle direttrici di sviluppo indicate dalla Commissione europea, le richieste dei sindaci alla prima riunione del Ciae, comitato interministeriale affari europei, sul recovery fund.

Oggi l'intervento di Conte: "Siamo di fronte a un’opportunità storica - spiega il premier - di riforma e sviluppo del nostro Paese, lo è perché dobbiamo essere consapevoli che nessun governo ha mai goduto di queste opportunità, quanto meno in questi termini ed è sicuramente una prospettiva concreta che ci viene offerta per migliorare il nostro Paese per renderlo più efficiente e competitivo". 

Poi aggiunge: "Vorrei che tutti a questo tavolo - tutti i ministri e responsabili egli enti locali coinvolti - entrassimo da subito in una prospettiva che è l’unica giusta: dobbiamo affrontare una grande responsabilità, per noi stessi, per il Paese intero che ci guarda e per l’Europa: è una grande sfida. Abbiamo vinto la prima sfida, quella di contribuire come Italia tutti insieme a varare questa svolta (è la prima volta che in Europa si ragiona di debito comune, vengono emessi titoli) ed è evidentemente una grande responsabilità. Noi saremo chiamati a risponderne nei confronti di noi stessi, dei nostri figli, delle prossime generazioni, di tutti i cittadini europei. La puntualità nell’elaborazione del piano è una condizione, una premessa indispensabile per poter accedere a questo piano europeo ma direi che non è sufficiente". 

Conte chiede poi di essere "assolutamente efficaci nella realizzazione di questo piano di investimenti e dobbiamo mantener fede a quello che sarà il cronoprogramma anticipato e dovremo quindi - forse come mai nella nostra storia - dimostrare di esprimere una capacità amministrativa - oltre che ovviamente a monte una responsabilità politica - nel mettere a terra questo piano, nel perseguirlo, rispettare i cronoprogrammi, riuscire a implementarlo nei tempi giusti. Ci predisponiamo a Interloquire con il parlamento, nella consapevolezza che la responsabilità nell’elaborazione dei progetti e nel perseguire il disegno di poltica economica e sociale del Paese spetta al Governo. Programma di tale portata che è giusto il pieno coinvolgimento del Parlamento. L’interlocuzione sarà sostanziale e non solo formale. Si lavorerà anche ad agosto, abbiamo tempi strettissimi".

"Non partiamo da zero, abbiamo un piano di rilancio già elaborato a livello di ministri e di forze di maggioranza. Abbiamo presentato il piano alla consultazione nazionale a Villa Pamphili. Dobbiamo partire non da zero ma da quel programma. La prima cosa che faremo - conclude il premier - sarà selezionare quei progetti che sono più confacenti alle indicazioni del Next generation Eu e al Recovery Fund. Selezionare progetti e poi partire con la massima determinazione".

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