i pasticci di palazzo chigi
L’ex fidanzato mani bucate fa tremare Rocco Casalino
Stavolta Rocco Casalino ha paura. Altrimenti non commetterebbe un errore dopo l’altro. Da quando ieri La Verità ha raccontato dei pasticci finanziari del suo fidanzato cubano, al secolo Josè Carlos Alvarez Aguila, la preoccupazione è a mille.
Potrebbe essere chiamato a rispondere da qualche magistrato. Potrebbe essere Giuseppe Conte a chiedergli spiegazioni. Potrebbe essere Laura Castelli a suggerirgli di cambiare mestiere, magari aprire un bel ristorante.
Sta nei guai il portavoce del premier: 150mila euro di movimenti dal borsellino del fidanzato sono costati al muscoloso cubano una antipatica segnalazione per le normative antiriciclaggio. Parte di quei soldi provengono da Casalino. Quattrini, pare, investiti male al trading online, che poi sarebbe una specie di gioco finanziario via internet.
Quando ha letto tutto sul giornale, Casalino ha cominciato a ululare. E si è trasformato nel pessimo portavoce di se stesso. E ha amplificato la notizia con un esercizio kamikaze di delirio comunicativo.
Ha mandato a tutti una nota stampa dettando persino il titolo alle agenzie – che hanno obbedito prontamente – per spacciare Josè come una vittima di speculazioni finanziarie altrui. Trading online come killer della casa.
E firmando il comunicato come «portavoce del presidente del Consiglio». La maniera migliore per trasformare in affare di governo una vicenda su cui poi sollecita «il rispetto della privacy». Da non crederci.
«Durante il periodo del lockdown, Alvarez è stato attirato da un sito di trading on line». Avete presente Youporn? In pratica uno strumento finanziario prende per le orecchie un signore proveniente da Cuba e fidanzato con il ricco capo della comunicazione del premier e lo trascina dove vuole. Confiderà agli amici Rocco Casalino: «Attenzione, potrebbe farsi del male, sai quanti si sono uccisi per essersi rovinati?».
Anche tanti imprenditori. Ma che non giocano in borsa, e più semplicemente continuano ad aspettare aiuti dal governo, Rocco. In pratica, il portavoce del premier fa sapere al mondo di essersi fidanzato con una specie di ragazzino rimasto troppe ore davanti al computer, ne diventa schiavo e ci rimette pure i soldi che Casalino gli aveva generosamente donato.
Alvarez ha perso in due mesi diciottomila euro. C’è un cameriere italiano che possa permettersi tanto sacrificio? Eppure, il cubano un socio ce l’ha, ed è proprio il fidanzato con cui ha costituito una società a novembre scorso. Particolare gustoso: i due soci hanno versato davanti al notaio 2.500 euro a testa. In contanti. Gli odiati contanti.
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La società doveva aprire un ristorante, un sushi bar, che però il lockdown non ha consentito, mannaggia. Ma Casalino giura di non aver saputo nulla di quello che faceva Alvarez, né di avergli passato informazioni riservate. L’unica buona in effetti poteva essere investire in azioni Atlantia, ma deve essersi scordato di dirglielo.
Poi, il portavoce del presidente del Consiglio conclude lo straordinario comunicato invocando pietà: «Anche alla luce della difficile fase della mia relazione con Alvarez, chiedo che venga rispettata la mia privacy».
Insomma, si sono lasciati. E nelle redazioni monta il gossip: «Allora è vero che si è fidanzato con Conte!». Impossibile, giura a chi glielo spiffera, «Lui è etero»...