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Il cdm non decide sullo stato d'emergenza. Conte andrà in Parlamento

Sì allo scostamento di bilancio di 25 miliardi per finanziare cassa integrazione in deroga e buoni scuola

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Sì allo scostamento di bilancio di 25 miliardi per finanziare cassa integrazione in deroga e buoni scuola, "congelato" il rinnovo dello Stato d'emergenza per il coronavirus. Il Consiglio dei ministri convocato ieri sera e conclusosi a tarda notte,  su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, ha approvato la Relazione al Parlamento da presentare alle Camere, ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine.

 

Con la Relazione, sentita la Commissione europea, il Governo chiede l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026. Il Governo ritiene, in questa fase, «di fondamentale importanza continuare ad assicurare il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, a supportare la ripresa e ad intervenire dove necessario per preservare l’occupazione».

 

In quest’ottica, si legge nella relazione, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni (Cig). Allo stesso tempo, «non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e alla liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi». Inoltre, «verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell’azione pubblica a tutti i livelli di governo» e «verranno assicurate le risorse necessarie per far ripartire l’insegnamento in presenza in condizioni di sicurezza». 

 

Nessuna decisione formale sulla proroga dello stato di emergenza per il Coronavirus, attualmente in scadenza al 31 luglio. In giornata era circolata la voce di un possibile slittamento al 31 ottobre. La proroga sarebbe necessaria per chiudere tutti i fronti su cui è impegnato il governo a causa dell’emergenza Covid, come i vari adempimenti necessari a garantire l’apertura in sicurezza delle scuole a settembre. Per questo, secondo alcune fonti ministeriali, il governo si è preso un ’di più’ di riflessione e il premier Giuseppe Conte dovrebbe comunque passare dal Parlamento, forse già ad inizio settimana, prima di assumere ogni decisione. Una scelta, quella di conrinuare con uno stato d'emergenza che è finito da settimane in tutti i Paesi d'Europa, è fortemente contrastata dalle opposizioni. 

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