altro che incontro cordiale

Angela Merkel presa in giro da Conte

Franco Bechis

La gentilezza è fuori discussione: Angela Merkel è stata sempre cortese e prodiga di complimenti nei confronti di qualsiasi presidente del Consiglio italiano. O almeno loro hanno avuto quella impressione, e l'hanno riferita in pubblico. E' accaduto anche a Giuseppe Conte che l'ha incontrata per la prima volta non come cancelliera, ma come presidente di turno del semestre europeo.

Ma non è andata bene come sperava il premier italiano, e il rischio che sia amaro per l'Italia l'imminente consiglio europeo sul Recovery Fund è davvero molto alto. O perché ancora una volta si uscirà rimandando le vere decisioni ad altra occasione, o per il taglio notevole che Roma si troverà di fronte alle proprie aspettative di aiuto. Perché secondo autorevoli fonti tedesche la mediazione della Merkel con i paesi che hanno di fatto chiuso le porte agli aiuti per Italia e Spagna (i cosiddetti paesi frugali) segue la linea tracciata dal presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, portandola più a fondo.

  

L'idea per salvare il fondo anche se non proprio nelle proporzioni, è quella di compensare l'uscita con meccanismi di correzione del bilancio pluriennale europeo (QFP) a vantaggio dei paesi che non riceveranno gli aiuti per la ripartenza.

Quindi se il Recovery Fund o Next Generation come è stato ribattezzato andrà soprattutto a vantaggio di Italia e Spagna, questi ed altri paesi dovranno rinunciare a parte delle risorse ordinarie annuali del bilancio europeo grazie a una correzione che li dirotterà su Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Austria e altri paesi del centro Europa che mettono più risorse di quelle che ottengono. Morale della favola: sempre che nelle prossime ore o rinviando a settembre si trovi una mediazione fra i 27 paesi, è già oggi certo che...

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