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Migranti un silenzio assordante. Il sindaco di Lampedusa smaschera Conte

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Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, smaschera Conte sul silenzio assordante che circonda l'emergenza migranti a Lampedusa. «Il presidente della Regione oggi è a Lampedusa per prendere coscienza di quello che sta accadendo mentre da diverso tempo invito il presidente Conte a controllare lo stato di emergenza e l’unica risposta è un silenzio assordante». A dirlo è il sindaco di Lampedusa Totò Martello. Oggi il governatore della Sicilia è sull’isola per vedere di persona la situazione dopo la sequenza di sbarchi delle ultime ore.  «Chiedo ufficialmente al premier di venire a Lampedusa insieme al governatore - aggiunge il primo cittadino - o altrimenti ci convochi a Roma per esaminare lo stato di calamità dichiarato dalla Regione».

 

 

 

In visita nell'hot spot di Lampedusa anche Nello Musumeci, governatore della Sicilia. E da lunedì la Regione siciliana metterà a disposizione dell’isola di Lampedusa gli strumenti e i macchinari necessari per effettuare i tamponi e i test sierologici per il Covid sui migranti sbarcati sull’isola. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Nello Musumeci durante la visita nella maggiore delle Pelagie. «Possiamo mettere a disposizione quanto serve per effettuare i tamponi e i test sierologici e lo faremo da lunedì - ha detto Musumeci - perché abbiamo assicurato al sindaco che verremo incontro a un adempimento che è di competenza statale. Mi pare che l’Usmaf e il proprio personale in questo momento si siano resi latitanti».

Il governatore è anche intervenuto sulle condizioni dell’hotspot, ricordando che è «di competenza statale». Sono tanti i migranti che in queste notti hanno dormito per strada perché nella struttura non c’è più posto. «La soluzione non è allargare l’hot spot di Lampedusa, che andrebbe intanto reso decente e dignitoso da un punto di vista igienico e sanitario - ha aggiunto - Il problema è evitare che i migranti debbano tutti arrivare su quest’isola. Qui ci vuole più Italia, ci vuole più Europa».

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