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Beppe Grillo è il nuovo Berlusconi

Franco Bechis
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Fino alla scorsa legislatura il bilancio del Movimento 5 stelle era un vero e proprio mistero: non prendendo rimborsi dallo Stato non erano tenuti alla pubblicazione. Con la nuova legge spazzacorrotti debbono farlo tutti. E sono una sorpresa: Beppe Grillo e i suoi eredi sono il partito politico più ricco del Parlamento, con un utile complessivo che supera i 6 milioni di euro e che si sognerebbero Silvio Berlusconi come Nicola Zingaretti, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Giorgia Meloni e tutti gli altri leader alla guida di forze politiche. Certo la contabilità a 5 stelle è un bel labirinto. Ufficialmente non prendono soldi pubblici, anche se questo non è vero perché sono soldi versati dagli italiani sia gli stipendi degli eletti che in parte vengono rigirati al Movimento, sia i rimborsi ai gruppi parlamentari e ai gruppi consiliari nelle varie Regioni che vengono abbondantemente utilizzati per fare la propria attività politica. Ma a differenza degli altri partiti e movimenti presenti in Parlamento i grillini dividono la propria contabilità fra numerosi comitati ed associazioni. Una di queste, quella che porta il nome originale di «Associazione Movimento 5 stelle» è un contenitore completamente vuoto. Presenta regolarmente un bilancio firmato dal capo politico Vito Crimi, ma ha zero entrate e zero uscite, e ovviamente zero patrimonio. Ci sono poi numerosi comitati ad hoc che servono a finanziare singole iniziative. Come il «Comitato iniziative 5 stelle», che ha un utile di 132.228 euro e disponibilità in conto corrente e Paypal di poco superiori: 132.815 euro. È presieduto da Pietro Dettori e ha come oggetto sociale «l’organizzazione, la promozione, il coordinamento e la gestione delle manifestazioni denominate Italia a 5 stelle». Per ognuna di...

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