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L'ultima beffa di Alitalia: vuole indietro i soldi pagati ai piccoli fornitori nel 2017

Franco Bechis
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A quasi tre anni di distanza dalla ennesima dichiarazione del suo stato di insolvenza, la procedura di Alitalia dai primi del mese di giugno ha spedito una sfilza di revocatorie a piccoli e medi fornitori che erano stati saldati nei sei mesi precedenti al crac. Nella sostanza rivogliono indietro i soldi pagati per regolarissime fatture saldate magari molto tempo dopo la consegna della merce. Ho letto copia di alcune di queste lettere, e mi sembrano onestamente provenire da un altro mondo. Si intima anche a piccolissimi fornitori di restituire i soldi ricevuti in pagamento anche di piccoli generi di conforto come quelli che venivano distribuiti sugli aerei durante il volo.

La procedura in sé è prevista dalla legge fallimentare, anche se sono atipici i tre anni di distanza temporale per le revocatorie. Ma diventa grottesca se al centro della questione è Alitalia. Perché al fornitore che ha regolarmente fatto arrivare la merce richiesta all'epoca alla compagnia aerea si contesta di avere preteso il pagamento del dovuto e addirittura di averlo incassato, quando alcuni articoli di stampa e dichiarazioni sindacali lasciavano già intendere che le cose per Alitalia si stavano mettendo male. Il tribunale d Civitavecchia, accogliendo le richieste della procedura, li accusa di...

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