Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Caso Mediaset, lo sfogo di Berlusconi sulla sentenza pilotata: ora dall'Europa mi aspetto giustizia

  • a
  • a
  • a

"Non sono solo io ad aver subito un torto, è l’intera democrazia rappresentativa in Italia". Silvio Berlusconi si sfoga con il suo più stretto entourage, dopo la rivelazione dell'audio di Amedeo Franco - relatore in Cassazione per il processo Mediaset che lo condanno per frode fiscale - e pur apprezzando le manifestazioni a sostegno, quello che più lo preoccupa è un sistema giustizia veicolato che ha fatto delle sua persona una delle tante vittima. Ben vengano quindi le raccolte firme e i percorsi che il partito di piazza San Lorenzo in Lucina vuole percorrere per riabilitare la figura del suo leader, ma la strada maestra deve essere quella della commissione d'inchiesta per smascherare un utilizzo politico della giustizia, sgombrando così il campo da future storture.

Forza Italia ha risposto ovviamente presente. Sabato alla manifestazione del centrodestra, annuncia Antonio Tajani, "avvieremo la raccolta di firme per chiedere la nomina di Silvio Berlusconi a Senatore a vita. Invitiamo tutti i cittadini che credono in una giustizia giusta ad aderire a questo appello. Non è una questione di parte. E' una questione di libertà". Intanto alla Camera è stata depositata la proposta di legge per richiedere una commissione d'inchiesta sull'uso politico della giustizia. L'audio di Franco, però, continua a dividere la politica tra giustizialisti e garantisti.

Ad alzare la voce il nemico pubblico numero 1 del leader azzurro, Alessandro Di Battista, che non ha alcun dubbio sulla storia giudiziaria dell'uomo di Arcore: "Berlusconi ha finanziato Cosa Nostra! Ripeto: Berlusconi ha finanziato Cosa Nostra. In un Paese normale basterebbe questo per mandare, definitivamente, in naftalina un ex-presidente del Consiglio. Ma siamo in Italia e una sfilza di trombettieri del 'regime berlusconiano che fu', evidentemente nostalgici di quella stagione politica all'insegna del fondotinta e dell'immoralità, vorrebbe ricostruire la verginità del loro padrone".

Alle parole di Dibba si alza un muro di scudi a difesa del Cav. "Di Battista sceglie la strada più sbagliata per evitare di essere dimenticato: quella della violenza verbale, dell'invettiva, della calunnia, dell'antiberlusconismo a priori e dell'odio viscerale antimpresa. Un amarcord del Movimento 5 Stelle prima maniera, figlio del peggior espediente della vecchia sinistra vetero comunista: la demonizzazione dell'avversario politico che diventa il nemico da abbattere a tutti i costi" attacca Annagrazia Calabria. Dopo l'audio reso noto da Quarta Repubblica, anche in Luca Palamara si insinua il ragionevole dubbio: "Oggi da osservatore esterno dico che sono accaduti dei fatti rispetto ai quali deve essere interesse di tutti chiarire e comprendere che cosa è accaduto". "Mi colpisce la notizia che qualcuno abbia cercato di far finta di niente - dice Matteo Renzi leader di Iv - Io ho avvertito il bisogno di dire che noi non sappiamo quello che è successo, ma una vicenda che coinvolge un ex premier non può essere ignorata nel momento in cui chiede di fare chiarezza. Tocca nelle sedi opportune capire se questa denuncia, questo sfogo è una cosa seria o no. E' un fatto di cui è giusto parlare". Poi annuncia "ho sentito ieri il presidente Berlusconi, io ho fatto una dichiarazione pubblica e lui mi ha chiamato. Siamo in presenza di un fatto che ove fosse vero sarebbe gravissimo".

E la vicenda Mediaset si riapre, non solo nei palazzi della politica. I legali di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Franco Coppi, presenteranno all'attenzione della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo l'audio e un super testimone - dovrebbe essere un magistrato - pronto a confermare le parole di Franco, scomparso nel 2019. L'obiettivo è quello di ottenere una revisione del processo alle luce delle nuove rivelazioni. Intanto Antonio Esposito, ed presidente della III sezione feriale della Cassazione, che il primo agosto del 2013 emise la sentenza di condanna annuncia: "Lunedì depositerò in Procura a Roma una serie di querele per diffamazione e chiederò che si faccia luce su una storia che presenta molti lati oscuri. Tra le altre cose conto anche di chiedere l'acquisizione dell'audio del relatore, Amedeo Franco".

Dai blog