finita l'ascesa?
Contagi, sondaggi e possibili grane giudiziarie. Ora De Luca trema
La rielezione di Vincenzo De Luca a governatore della Campania è scontata? Fino a qualche giorno fa sembrava così, ma ora la partita sembrerebbe essere tornata in discussione. Così, almeno, sembrerebbe dai primi sondaggi effettuati dopo l'ufficializzazione della candidatura di Stefano Caldoro da parte del centrodestra. Stando a una rilevazione effettuata dalla Noto sondaggi per Porta a Porta, infatti, l'attuale governatore potrebbe attualmente contare sul 45% dei consensi, con Caldoro che inseguirebbe a soli 6 punti, al 39%. Un divario tutt'altro che incolmabile, frutto anche del mancato accordo tra il Pd e il Movimento 5 stelle, cge schiera come candidata governatrice Valeria Ciarambino, quotata in questo momento al 13%.
Non finisce qui, perché l'esplosione del focolaio di Mondragone, nel casertano, con oltre 40 contagiati e la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese costretta a inviare l'esercito, fa vacillare anche il mito di De Luca come perfetto gestore dell'emergenza Coronavirus. Una circostanza sfruttata alla grande dal leader della Lega Matteo Salvini che ha subito accusato il governatore campano di dire tante parole ma fare "zero fatti".
Vanno poi considerate altre possibili grane sulla strada di De Luca. Una l'ha sottolineata l'ex forzista Severino Nappi: «Secondo un’inchiesta di Fanpage, i lavori per la preparazione dell’area dove è sorto il Covid Hospital modulare dell’Ospedale del Mare sarebbero iniziati giorni prima della presentazione dell’offerta da parte della multinazionale francese Siram, che solo successivamente si è aggiudicata la gara. Se quanto emerge dovesse risultare vero sarebbe gravissimo. In attesa che la magistratura faccia luce su tutti gli aspetti di questa vicenda che getta ombre pesanti sulla gestione degli appalti pubblici in Campania, il governatore De Luca farebbe bene a fare un passo indietro. I campani sono stanchi della solita vecchia e dannosa politica, meritano di più» ha accusato Nappi.
Senza contare che le elezioni si terranno a settembre inoltrato, quando la crisi economica probabilmente morderà diverse aree italiane. E la Campania, che già economicamente è storicamente in difficoltà, potrebbe pagare dazio più di altre regioni, mettendo ancora di più all'indice il governatore. Una rielezione, la sua, che ora appare molto meno "blindata".