nella bufera
Di Battista attacca il gay pride, scoppia il caos sui social
Mai toccare il Gay Pride. Lo avrà capito il grillino Alessandro Di Battista, che in un post sulla legalizzazione della Cannabis ha invitato i manifestanti a non lasciarsi andare a sfilate "volgari" come quelle del Gay pride provocando una vera e propria rivolta sui social.
Queste le parole dell'ex deputato pentastellato: "Volete la regolamentazione della produzione e della vendita della cannabis? Allora evitate di farvi i selfie con una canna in mano. Si tratta di gesti infantili ed altamente controproducenti. Ricordano coloro che pretendono di ottenere un miglioramento dei diritti civili per gli omosessuali esibendosi in volgari forme di trasgressione durante i Gay Pride".
La frase ovviamente non poteva passare inosservata. "L’ultimo post su Facebook di Alessandro Di Battista è riprovevole, offensivo e pieno di parole ignobili. Definire i Gay Pride come ’volgari forme di trasgressione per ottenere un miglioramento dei diritti civili degli omosessuali' è inaccettabile. Altro che paladino dei diritti. Qui siamo di fronte a una persona che offende i diritti e le persone. All’anno zero della democrazia. Chieda immediatamente scusa» dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva). «Anche esternazioni simili rendono evidente quanto sia necessario procedere immediatamente all’approvazione del disegno di legge contro l’omotransfobia all’esame del Parlamento. C’è bisogno di dare cittadinanza e legittimità ai diritti delle persone omosessuali», conclude Tidei.
Caustico il commento di Andrea Salerno, direttore di rete di La7: "Se fosse vivo Marco Pannella, lo andrebbe a prendere a pedate... con un gesto infantile ma efficace". Nel frattempo sui social si contano a decine gli attacchi al "Dibba". Il dibattito continua. E lui replicherà?