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Giuseppe Conte, decretino contro la crisi. Italiani al verde e presi in giro

Franco Bechis
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Glielo ha detto il primo giorno il Governatore della Banca di Italia, Ignazio Visco, quasi serrando il pugno per dare l'idea: “stringete, concretezza, concretezza”. Lo ha ripetuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che chiede all'esecutivo meno aria fritta, e molti fatti. Siccome sono cortesi gli altri capi di governo europei che oggi lo ascolteranno, non interromperanno Giuseppe Conte mentre racconterà con lunghi giri di parole i fantastici (e segreti) lavori degli Stati generali. Ma prima di scucire un solo euro che sia a prestito o a fondo perduto vorranno vedere i piani di utilizzo già predisposti dal governo italiano, incanalarli in vincoli precisi che verranno stabiliti in precedenza, e controllare passo a passo l'utilizzo che se ne fa con meccanismi che ne prevedano l'immediata restituzione se l'Italia continuerà a comportarsi come ha fatto purtroppo con i vari fondi europei ogni anno.

Quando si tratta di soldi gli altri leader europei non si faranno abbindolare dalla straordinaria retorica dell'avvocato del popolo, cui non manca certo la favella. E non basterà masticare qualche slogan gettato a casaccio come quelli che abbiamo sentito nelle rare comunicazioni degli Stati generali, tipo dire “green economy” per fare aprire il registratore della cassa comune del vecchio continente. Non si è visto un...

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