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Ue, Conte alla Camera: serve coesione. L'opposizione abbandona l'aula

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Bufera sull'informativa alla Camera del premier Giuseppe Conte prima del Consiglio Ue di venerdì. Il presidente del Consiglio parla e Lega e Fratelli d'Italia abbandonano l'aula. Il motivo della protesta scatenato dal diniego del voto sull'intervento del capo del governo. "Se da avvocato dagli italiani, è diventato il commissario liquidatore dell'Italia, noi non siamo disposti ad accettarlo" denuncia il capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari, dopo l'informativa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Noi temiamo una manovra a tenaglia, nel frattempo stiamo sviluppando un debito monster". E ancora: "Un incremento degli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce, per noi questa è la strada maestra". "E' necessario andarsi a vincolare a un prestito? Quando mettiamo sul mercato titoli di Stato senza vincoli? Noi pensiamo che i 37 miliardi del Mes possiamo trovarli altrove", ha sottolineato Molinari.

Sulla stessa linea anche Francesco Lollobrigida (FdI): "La scelta di evitare il voto d'aula con una forzatura assunta dalla Presidenza della Camera, su pressioni della maggioranza, che ha trasformato in informativa le doverose comunicazioni di Conte in previsione dell'importante Consiglio europeo, impone una risposta chiara e decisa. Sono mesi che Conte rappresenta in Europa posizioni a nome dell'Italia senza alcun indirizzo parlamentare previsto esplicitamente dalla Carta costituzionale. Pd, 5stelle e renziani non vanno d'accordo su nulla e preferiscono un'Italia senza una linea politica internazionale al rischio di affrontare le scelte parlamentari. A questa grave situazione e all'imbarazzante saga delle ipocrisie che si consumerà nelle aule di Camera e Senato rispondiamo lasciando solo Conte con le sue chiacchiere", ha spiegato il capogruppo alla Camera, Lollobrigida.

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