Il caso

Regeni, l'Italia vende due fregate all'Egitto. La sinistra insorge: Conte convocato in commissione

L'Italia vende due fregate all'Egitto e la sinistra insorge. Tanto che la commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni chiede di sentire il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il governo, infatti, ha dato il via libera a Fincantieri per vendere le due navi da guerra all'Egitto.

"Alla luce degli ultimi rilevanti sviluppi in ordine alle relazioni bilaterali italo-egiziane - fa sapere il presidente della commissione Erasmo Palazzotto - l’Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla Morte di Giulio Regeni ha deliberato all’unanimità di procedere ad audire urgentemente il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte anche in relazione alla sua recente interlocuzione diretta con il Presidente della Repubblica Araba d’Egitto Abdel Fattah Al-Sisi. L’Ufficio di Presidenza riunitosi in via straordinaria in data odierna, cancellando l’audizione già programmata, ha altresì concordato di considerare l’audizione del Presidente del Consiglio dei Ministri preliminare, sotto il profilo politico ed istituzionale, al proseguimento di ogni altra attività di indagine".

  

Particolarmente indignata è la deputata del Pd Barbara Pollastrini: "La mia amarezza è profonda. Considero una ferita la cessione, col consenso del governo, di due fregate militari da Fincantieri al regime egiziano. Patrick Zacki è ancora detenuto nelle carceri e così tanti oppositori al dittatore. Da quattro anni al Sisi boicotta le indagini sull’omicidio di Giulio Regeni. Promesse e impegni delle istituzioni sembrano scritte sulla sabbia. Non possiamo tacere. Un Paese è molto la sua politica estera e ripartire dai diritti umani più che dagli interessi è anche un modo per riguadagnare autorevoleza all’Italia nello scacchiere internazionale".

Intervengono anche i genitori del giovane ricercatore ucciso al Cairo: “Le navi e le armi che venderemo ad Al Sisi serviranno a perpetuare le violazioni dei diritti umani contro le quali abbiamo sempre combattuto”, dicono i Regeni.