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I due Mattei fanno a gara a chi è più guastafeste. Ciclone Renzi-Salvini sulle Regionali

Nel centrodestra Salvini critico su Caldoro e Fitto. A sinistra Renzi fa tremare il Pd: in Puglia da soli

Pierpaolo La Rosa
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Grandi manovre in corso tra le forze politiche in vista delle prossime elezioni regionali previste in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto. Resta ancora da sciogliere, certo, il nodo relativo alla data in cui far svolgere in un’unica tornata elettorale, presumibilmente a settembre, appunto Regionali, Comunali e referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, ma partiti e coalizioni sono al lavoro per un appuntamento così rilevante.
 

In settimana, forse già oggi, proprio sulla questione delle candidature è in programma un vertice del centrodestra: ago della bilancia sarà il segretario della Lega Matteo Salvini. Motivo del contendere sono le candidature in Campania e Puglia, assegnate rispettivamente a Forza Italia con Stefano Caldoro e a Fratelli d’Italia con Raffaele Fitto. Due personalità che ad avviso dell’ex vicepremier e ministro dell’Interno non sono in grado di battere i governatori uscenti, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. Sul tema, a mettere le cose in chiaro ci pensa Maurizio Gasparri. «Il centrodestra unito - afferma il senatore e coordinatore del dipartimento Enti locali di FI - ha vinto quasi tutte le competizioni regionali e comunali degli ultimi due anni. Unito è in grado di proseguire questo cammino anche nelle prossime tappe. Ma occorrono lungimiranza e rispetto dei patti. E, come ha fatto Berlusconi, bisogna pensare in termini di coalizione, non con logiche da proporzionale».
 

cco, poi, il messaggio che pare indirizzato al senatore leghista: «Berlusconi ha aperto al centro e a destra, ha incluso socialisti, autonomisti, federalisti, repubblicani, gruppi civici. La Lega ottenne la presidenza di Piemonte, Lombardia, Veneto, con numeri che non erano quelli attuali. La capacità di aggregazione è fondamentale per chi vuole guidare una coalizione e puntare al governo del territorio e della nazione. Servono lungimiranza e saggezza. Doti che Berlusconi ha sempre mostrato». Per Gasparri, «sarebbe paradossale riuscire a dare opportunità a una sinistra destinata alla sconfitta, ma capace di approfittare degli errori altrui. Non bisogna mettere in fuga gruppi centristi e locali. E vanno rispettate le intese. Quando c’era il Polo si cercava giustamente di andare oltre il Polo. E quando ci si divideva si perdeva. Conte, Emiliano, De Luca e company vanno battuti sul campo. Non aiutati con errori evitabilissimi. Che poi gli elettori non apprezzano...

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