I due Mattei fanno a gara a chi è più guastafeste. Ciclone Renzi-Salvini sulle Regionali
Nel centrodestra Salvini critico su Caldoro e Fitto. A sinistra Renzi fa tremare il Pd: in Puglia da soli
Grandi manovre in corso tra le forze politiche in vista delle prossime elezioni regionali previste in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto. Resta ancora da sciogliere, certo, il nodo relativo alla data in cui far svolgere in un’unica tornata elettorale, presumibilmente a settembre, appunto Regionali, Comunali e referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, ma partiti e coalizioni sono al lavoro per un appuntamento così rilevante.
La rivincita di Berlusconi. Senza Forza Italia il centrodestra non ha la maggioranza
In settimana, forse già oggi, proprio sulla questione delle candidature è in programma un vertice del centrodestra: ago della bilancia sarà il segretario della Lega Matteo Salvini. Motivo del contendere sono le candidature in Campania e Puglia, assegnate rispettivamente a Forza Italia con Stefano Caldoro e a Fratelli d’Italia con Raffaele Fitto. Due personalità che ad avviso dell’ex vicepremier e ministro dell’Interno non sono in grado di battere i governatori uscenti, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. Sul tema, a mettere le cose in chiaro ci pensa Maurizio Gasparri. «Il centrodestra unito - afferma il senatore e coordinatore del dipartimento Enti locali di FI - ha vinto quasi tutte le competizioni regionali e comunali degli ultimi due anni. Unito è in grado di proseguire questo cammino anche nelle prossime tappe. Ma occorrono lungimiranza e rispetto dei patti. E, come ha fatto Berlusconi, bisogna pensare in termini di coalizione, non con logiche da proporzionale».
Zingaretti parla da grillino. Matteo Renzi si sfoga da Giletti
cco, poi, il messaggio che pare indirizzato al senatore leghista: «Berlusconi ha aperto al centro e a destra, ha incluso socialisti, autonomisti, federalisti, repubblicani, gruppi civici. La Lega ottenne la presidenza di Piemonte, Lombardia, Veneto, con numeri che non erano quelli attuali. La capacità di aggregazione è fondamentale per chi vuole guidare una coalizione e puntare al governo del territorio e della nazione. Servono lungimiranza e saggezza. Doti che Berlusconi ha sempre mostrato». Per Gasparri, «sarebbe paradossale riuscire a dare opportunità a una sinistra destinata alla sconfitta, ma capace di approfittare degli errori altrui. Non bisogna mettere in fuga gruppi centristi e locali. E vanno rispettate le intese. Quando c’era il Polo si cercava giustamente di andare oltre il Polo. E quando ci si divideva si perdeva. Conte, Emiliano, De Luca e company vanno battuti sul campo. Non aiutati con errori evitabilissimi. Che poi gli elettori non apprezzano...
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