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Caos vacanze, scontro Milano-Sardegna. Furia Solinas su Sala: "Taci, proprio tu..."

Carlantonio Solimene
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Saranno vacanze di fuoco per gli italiani. E non solo perché dovranno fare i conti con tutte le restrizioni imposte dall'emergenza Coronavirus, ma anche perché gli eventuali limiti imposti alla circolazione dei cittadini alcune regioni (leggasi Lombardia) hanno già fatto esplodere uno scontro istituzionale senza precedenti tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il governatore della Sardegna Christian Solinas.

All'origine c'è l'annuncio di alcuni presidenti di Regione, tra cui proprio Solinas, di voler pretendere un certificato di negatività dai vacanzieri che dovessero arrivare dai territori maggiormente colpiti dalla pandemia. Un'ipotesi che a Sala non è andata giù. "Penso sia sbagliato discriminare gli italiani per regione di appartenenza - ha detto il sindaco di Milano - e io non andrei mai in vacanza laddove fosse richiesto un test di negatività al virus. Vorrà dire che ci ricorderemo di chi ce lo ha chiesto...".

Un avvertimento che non è andato giù a Solinas. Che ha risposto per le rime. "Sala in materia di Coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia" ha attaccato il governatore sardo. Per poi insistere: "Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività". La chiusura è al veleno: "Quella di Sala è l'ennesima strumentalizzazione infelice per cercare una ribalta mediatica che, per altri versi, su questo tema già gli appartiene e difficilmente dimenticheremo".

Non finisce di certo qui. Per adesso una certezza. Se il Coronavirus doveva rendere gli italiani migliori, certamente non lo ha fatto con alcuni politici. Buone vacanze!

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