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Decreto Rilancio: i ministri Gualtieri e D'Incà incontrano l'opposizione

Daniele Di Mario
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Si è svolta una riunione in videoconferenza tra i ministri dell’Economia e dei Rapporti con il Parlamento, Roberto Gualtieri e Federico D’Incà, i viceministri dell’Economia Antonio Misiani e Laura Castelli e i capigruppo dell’opposizione per discutere del decreto Rilancio e per definire il percorso che farà alle Camere. «Dopo il lavoro positivo fatto sul dl Cura Italia e sul dl Liquidità, che ha portato a migliorare i due testi in Parlamento - riferiscono fonti dell’Esecutivo - la volontà del Governo è quella di poter dare spazio ai gruppi parlamentari e di accogliere le modifiche che vorranno apportare attraverso il lavoro comune di maggioranza e opposizione.

Durante l’incontro sono emersi da parte dei gruppi di opposizione pareri diversi, accolti dal Governo con l’intento confrontarsi con i gruppi di maggioranza per poter continuare il lavoro di dialogo e di sintesi».  Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida aveva chiesto di trasmettere la riunione in streaming. Una richiesta «pervenuta tardi e senza avvisare preventivamente tutti i partecipanti» e che «si rivela una strumentalizzazione inutile», riferiscono ancora fonti di Governo, che aggiungono: «Così facendo, l’onorevole Lollobrigida dimostra di non voler avviare un dialogo costruttivo tra maggioranza e opposizione, in grado di garantire sul provvedimento il più ampio dibattito alle Camere. Questo dovrebbe essere l’unico interesse da perseguire su misure tanto attese da tutti i cittadini italiani per reagire alla crisi economica causata dall’emergenza COVID-19».  «Abbiamo chiesto che le riunioni tra Governo e opposizioni siano trasmesse in streaming in modo tale che i cittadini possano conoscere appieno la differenza, che per alcuni c’è, tra le cose dette agli elettori e quelle messe in pratica nella loro azione di governo. La proposta è stata sostenuta dai colleghi di opposizione che come noi non hanno alcunché da nascondere, ma è stata osteggiata dal Governo con scuse risibili quali le difficoltà tecniche o la mancanza di un adeguato preavviso. Trattandosi però di una riunione online, non sfuggirà a nessuno potesse essere messa in rete in pochi minuti. È fatto noto che Fratelli d’Italia, già questa mattina alla Camera, avesse formalizzato la richiesta e ne avesse data comunicazione al Ministro e ai capigruppo di opposizione. Nonostante l’assenza di trasparenza, e auspicando che D’Incà voglia in futuro dare seguito a quel che ha scritto nella sua nota stampa, avendo a disposizione tempo sufficiente per organizzarsi e trasmettere le prossime riunioni in streaming, oggi abbiamo partecipato ai lavori chiedendo che dal decreto Rilancio venissero espunti tutti gli interventi che nulla hanno a che fare con l’emergenza, ma che servono ad accontentare le singole forze di maggioranza più che i cittadini (consulenze, revisione dei consigli di amministrazione, contributi indirizzati a un Comune piuttosto che a un altro, deroghe al codice degli appalti solo in regioni amiche e molto altro che avremo modo di denunciare).

Fratelli d’Italia ha chiesto che con i 55 miliardi di scostamento, ottenuti anche grazie al voto dell’opposizione, si lavori per rivedere questo decreto provando a renderlo davvero utile ai cittadini. L’alternativa è un fallimento annunciato, figlio della arroganza di una maggioranza preoccupata solo di restare in sella mediando al ribasso», dicono però i capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani.

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