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In Campania il centrodestra schiera Maresca. Ora De Luca trema

Carlantonio Solimene
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Cambia tutto in Campania. E sulla strada per la rielezione a governatore di Vincenzo De Luca ora si frappone il magistrato anticamorra Catello Maresca, un avversario temibilissimo che potrebbe essere sostenuto dalla coalizione del centrodestra.

Sono state settimane concitate, a Napoli e dintorni. Il protagonismo di De Luca nel gestire l'emergenza Coronavirus ha fatto raggiungere all'attuale governatore delle percentuali di consenso bulgare, mentre di fatto spariva dai radar Stefano Caldoro, l'esponente scelto da Forza Italia per portare la sfida all'attuale presidente ma mai visto di buon occhio dalla Lega di Matteo Salvini, che in lui vedeva un avversario troppo debole.

Così De Luca sembrava viaggiare verso una riconferma scontata alle prossime Regionali che, a seconda delle decisioni del governo, dovrebbero tenersi intorno alla metà del prossimo settembre, coronavirus permettendo. Proprio in questi giorni, infatti, sui conti corrente di partite Iva e piccoli imprenditori stanno venendo accreditati i 1.000 euro promessi dal governatore, facendo lievitare ulteriormente il gradimento di un esponente, De Luca, che con le sue dirette video sta spingendo la sua popolarità ben oltre i confini italiani.

Al centrodestra serviva un colpo di scena per rimettere in discussione l'esito del voto. E a interpretarlo potrebbe essere proprio Maresca, Quarantotto anni, una passione politica mai negata (a 21 anni fu candidato alle elezioni comunali a San Giorgio a Cremano), il magistrato vanta il coordinamento delle operazioni che portarono all'arresto del boss della camorra Michele Zagaria. Proprio per il suo ruolo di primo piano contro la camorra, Maresca vive da anni sotto scorta.

Già negli scorsi mesi ai media locali aveva manifestato le sue rinnovate ambizioni politiche, mettendo come condizione il crearsi di un importante schieramento civico al suo fianco. Circostanze che ora si starebbero creando, complice la "spinta" di Matteo Salvini e il sostanziale via libera arrivato da un'esponente di Forza Italia che in Campania conta parecchio, Mara Carfagna. Emblematico il commento della vicepresidente della Camera, che in passato era stata uno strenuo difensore della candidatura di Caldoro, in un'intervista al Mattino: "Maresca sarebbe un candidato autorevole".

Per licenziare l'accordo manca a questo punto solo il via libera di Antonio Tajani in quanto factotum di Silvio Berlusconi alla guida di Forza Italia. Come che sia quella di Maresca sarebbe una candidatura forte in grado di impensierire De Luca. Che, dopo aver in parte riallacciato i rapporti con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, dovrebbe ora cercare anche un'interlocuzione con i Cinquestelle. Un mondo, quello che fa capo al presidente della Camera Roberto Fico, che con l'attuale governatore non ha mai legato, per usare un eufemismo. Ma, d'altra parte, è difficile che i Cinquestelle possano schierare un proprio candidato col rischio di certificare l'irrilevanza in una Regione che non solo aveva tributato un plebiscito ai grillini nel 2018, ma ha anche espresso moltissimi pezzi da novanta del Movimento, dallo stesso Fico a Luigi Di Maio per arrivare al sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia. Mentre, sul fronte opposto, occorrerà verificare la reazione dell'entourage di Caldoro, che potrebbe avvertire la virata su Maresca come un tradimento e cercare di frapporsi a questa soluzione. Si vedrà.

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