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Scuola, la lettera contro la ministra Azzolina: mia figlia era una maestra ed è stata licenziata dallo Stato

Il governo ha imposto ai privati di non cacciare nessuno fino ad agosto però fa il contrario

Pierluigi Moro*
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Buongiorno signor Direttore, ieri mattina 18 maggio, il suo quotidiano, ha aperto in prima pagina con il suo articolo titolato "Oggi si licenzia, pasticcio del governo, manca il decreto bis". Lei stesso molto lucidamente spiega che il divieto di licenziamento, stabilito dall'articolo 46 del decreto Cura Italia, valeva 60 giorni dalla data di pubblicazione avvenuta il 17 marzo, è quindi scaduto nella sua efficacia il 17 maggio, in attesa del nuovo decreto Rilancia Italia, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tutto ciò viene giustamente definito un pasticcio, che presumibilmente verrà risolto con la pubblicazione del nuovo decreto, mi permetto di aggiungere. Ora vorrei portare a conoscenza Sua e della pubblica opinione, e magari a conoscenza anche di chi sa e può risolvere il problema, dì un' altro pasticcio, che da pasticcio, più volte ripasticciato da governi diversi, si è fatto ora dramma per chi ne è coinvolto. Si tratta delle maestre con diploma magistrale, iscritte alle Graduatorie ad Esaurimento, che sono state assunte con riserva (in attesa dì dirimere il pasticcio pasticciato). Dopo le sentenze di varie Corti, Consigli e tribunali, ai quali è stato dato il compito di districare l' ormai indecifrabile matassa, vista l' incapacità politica di risolvere la questione, si è passati, non si sa in che ordine e con che criterio, al licenziamento delle maestre, divenute nel frattempo insegnanti di ruolo, in graduatoria, con un ciclo didattico già iniziato da anni e la conferma della prosecuzione dello stesso anche per il prossimo anno scolastico. Giovedì 14 maggio mi è arrivato un messaggio con il quale mia figlia, che è una di quelle insegnanti in ruolo delle quali scrivevo prima, mi diceva di essere stata licenziata. Il provvedimento dell'Ufficio Provinciale Scolastico è protocollato in data 06.05.20. La prima domanda che pongo è molto semplice: può lo Stato licenziare in un periodo di emergenza riconosciuto dallo stesso, e con in essere una normativa sempre dallo Stato emessa, che prevede per tutti il blocco dei licenziamenti? A questo va pure aggiunto che per questa categoria non è prevista neppure l' indennità di disoccupazione, perché lo Stato non licenzia, questo è il postulato. Ma come si fa a licenziare persone che stanno lavorando bene e con passione, a detta di colleghi e superiori, che sono già testate e che hanno cominciato a fare progetti per il futuro basandosi sul proprio impiego? Non sono un giurista, ma a me sembra che... di Pierluigi Moro* (portiere di notte) SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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