Conte trema davvero, Pd e M5s minacciano i renziani: "Se votate contro Bonafede è crisi"
Domani in Senato la sfiducia al ministro della Giustizia. Delrio e Crimi cercano di blindarlo lanciando messaggi a Renzi
Domani il Senato è chiamato a votare la mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. E cresce la paura nella maggioranza giallorossa, con il M5s e il Pd che avvertono Matteo Renzi: se Italia Viva voterà contro il Guardasigilli (con 17 voti è decisiva) a rischiare di cadere è tutto il governo guidato da Giuseppe Conte. In Aula sono state presentate due mozioni, una dell'opposizione e una dalla Bonino. L'obiettivo è lo stesso: cacciare Bonafede da via Arenula, giudicato inadeguato per le troppo scarcerazioni, anche di boss mafiosi, avvenute nelle ultime settimane, e per le parole dell'ex pm, oggi membro del Csm, Nino Di Matteo, il quale ha accusato il ministro di non averlo messo alla guida del Dap per non scontentare i boss detenuti. Per il Pd è il capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, a rivolgersi ai benzinai: "Italia Viva tentata di votare la sfiducia a Bonafede? Possono recitare la preghiera "non ci indurre in tentazioni", il "Padre Nostro", è una preghiera comune. Spero non si facciano tentare da una sfiducia, non avrebbe un significato per il Paese in un momento così difficile. Confido che le cose si sistemeranno dopo l'intervento del ministro", dice il capogruppo a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Delrio spiega che se Renzi passerà dalle minacce ai fatti, allora "si aprirà una vera crisi, non c'è dubbio. Non è che si può pensare di sfiduciare il ministro della Giustizia e pensare che la cosa si concluda con una pacca sulle spalle. Io però sono abbastanza sereno, la cosa si supererà". Anche il capo politico del M5s, Vito Crimi, cerca di blindare il ministro grillino: "È curioso che da una parte veniamo additati come essere manettari e dall'altra ci dicono di aver scarcerato i mafiosi. Delle due l'una, non possono convivere entrambe le cose. Questo è solo una attacco strumentale al governo - dice ai microfoni di Skytg24 - In un Paese in cui le persone soffrono, andare a mettere il Parlamento in questo imbuto in questa mozione di sfiducia. Sono convinto che la maggioranza voterà compatta, il ministro della Giustizia è il capo della nostra delegazione, se qualcuno della maggioranza a voterà la sfiducia ovviamente è come se votasse la sfiducia al governo. Sono convinto che non ci saranno sorprese". Intanto, Renzi ascolta e sorride. Per approfondire leggi anche: Renzi tiene in bilico Bonafede