EMERGENZA CORONAVIRUS
Elemosina alle imprese, Meloni furiosa. Un'altra bomba su Arcuri
Oltre un miliardo di rimborsi chiesti dalle imprese, appena 50 milioni messi a disposizione dal governo. E' l'ennesima figuraccia del governo Conte che vede coinvolto, ancora una volta, il commissario Domenico Arcuri. Perché proprio Arcuri è rimasto alla guida anche di Invitalia che ha gestito il bando "Impresa Sicura", l'incentivo dell'esecutivo messo a disposizione delle aziende che hanno acquistato i dispositivi di protezione individuale (Dpi) per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. Dopo appena un minuto dall’apertura dello sportello, avvenuta alle 9 di ieri, erano già state effettuate 59.025 mila richieste di prenotazione da parte di 42.753 imprese per un importo di 498.841.142 euro. Dopo undici minuti le prenotazioni erano diventate 91mila. Alle 9,42 erano 110.749 per oltre un miliardo di euro di richieste di rimborsi. Il tutto, però, a fronte di una dotazione complessiva di appena 50 milioni di euro. E se Invitalia, nella nota con cui ha comunicato i numeri, non si è risparmiata una frecciata all'Inps ("la nostra piattaforma, nonostante lo straordinario afflusso di utenti, non ha presentato alcun genere di disservizio"), il fatto di aver costretto le imprese a un'ennesima lotteria basata sul modello "click day" non è passata inosservata all'opposizione. "Sei secondi di ’click day’, tanto è bastato a esaurire i 50 milioni del bando 'Impresa Sicura' gestito da Invitalia, diretta dal super-commissario Arcuri, e destinato a rimborsare alle imprese le spese sostenute per l’acquisto di mascherine e altri Dispositivi di Protezione Individuale - ha tuonato la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni -. E' vergognoso che il governo continui a trattare in questo modo gli imprenditori italiani, costretti a subire continui annunci propagandistici per poi ritrovarsi costretti a partecipare a una umiliante lotteria che vede solo fortunati vincitori accedere ai rimborsi promessi".