decreto rilancio
Tutti al mare. Sì, ma come?
Estate 2020, ovvero l’applicazione in forma domestica de «Le Vacanze Intelligenti». Già, l’episodio del film «Dove vai in vacanza» in cui Alberto Sordi e Anna Longhi subiscono, con picchi surreali, l’impatto di una pausa estiva «alternativa», in una via crucis di privazioni, soprattutto culinarie. Ieri, il Presidente Conte, in un’intervista al Corriere della Sera in cui è stato evasivo su molti temi, quantomeno su uno è stato chiaro: «Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele». Il capo del governo, poi, ha aggiunto: «Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione». Per approfondire leggi anche: Arriva il bonus vacanze Auguri. Sì, perché la scansione della nostra estate, a quanto pare, sarà demandata al comitato tecnico scientifico e alla task force guidata da Vittorio Colao. Il primo si occuperanno delle prescrizioni da assumere all’interno delle strutture. La seconda, invece, si concentrerà sugli aspetti economici. E dunque, se ormai (grazie a Dio) si perdono in dissolvenza le parole di Ursula Von der Lyen, che all’inizio della crisi aveva ventilato la possibilità di dire addio, per quest’anno, alle vacanze, ci sarà il mantra del distanziamento sociale a pendere sui nostri giorni al sole e nelle nostre notti sotto le stelle. E questa estate italiana potrebbe essere avvolta da un reticolo di norme e comportamenti da assumere. No alle... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI