Il decreto Rilancio domani in Consiglio dei ministri
Ancora tensioni in maggioranza. Oggi pomeriggio il preconsiglio con la riunione tra Conte e i capi delegazione. Il testo verrà approvato "salvo intese" e sarà aperto a modifiche
Si svolgerà oggi pomeriggio la riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza sul decreto legge rilancio, che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri domani. Secondo quanto si apprende molti voci all'interno dell'esecutivo si sarebbero alzate nei confronti di un testo incompleto - che non avrebbe inglobato molto richieste soprattutto pentastellate - e che sarebbe arrivato sul tavolo dei ministri solo questa mattina alle 9.30. Non è infatti escluso che il preconsiglio, convocato alle 17, alla fine slitti di qualche ora. Al momento, riferiscono fonti della maggioranza, il Cdm resta comunque confermato per domani mattina, con l'ipotesi che il testo venga approvato «salvo intese» quindi aperto a modifiche. «Credo che il decreto arriverà nella giornata di domani. Passerà per il preconsiglio nel pomeriggio e quindi farà la sua istruttoria», conferma su Sky TG24 il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà. «A chi si pone domande sul tempo impiegato per procedere alla costruzione di questo decreto - ha aggiunto il ministro - rispondo che è un decreto da 55 miliardi di euro. Un valore che nel nostro Paese non si vedeva da molti anni, corrisponde allo spazio di manovra delle ultime 4 o 5 leggi di bilancio». «Abbiamo dovuto fare in modo che tutte le risorse potessero essere messe a terra - ha aggiunto D'Incà - Rifinanzieremo tutta la parte degli autonomi andando addirittura ad aumentare per quelli che hanno subito maggior danno, passando dai 600 ai 1000 euro per aprile e maggio. Successivamente metteremo a disposizione ancora 15 miliardi di euro per la cassa integrazione con regole anche più semplici in modo che vengano sciolte le difficoltà che abbiamo visto in queste giornate, dovute ad uno strano intreccio burocratico tra Regioni e Inps. Poi ci sarà anche una parte di soldi a fondo perduto che verrà dato alle imprese, tra i 1000 e i 5000 euro. Una pianificazione che ci permette di rispondere a tutto il comparto economico del Paese, dando ancora risorse, con 3 miliardi di euro, anche alla parte sanitaria». Tra le misure previste fondi per i centri estivi e il contrasto alla povertà educativa; 90 milioni in più per il fondo per le non autosufficienze; arruolamento eccezionale di 170 medici e infermieri militari; 500 militari in più per le strade sicure. Previsto il bonus per colf e badanti e l'assegno per lavoratori autonomi e partite Iva.