fine ingloriosa
Dopo Belpietro il grillino. L'ultima umiliazione dell'Unità
Tempi durissimi per l'Unità, storico quotidiano della sinistra da anni ormai lontano dalle edicole. Ebbene, la società editrice per non perdere la titolarità della testata è costretta ogni anno a fare uscire un numero speciale di pura testimonianza e, in assenza di un direttore in carica, chiede di volta in volta ad alcuni giornalisti celebri di mettere la firma all'uscita straordinaria. Ed è qui che viene il bello. Perché l'anno scorso il compito spettò a Maurizio Belpietro, direttore de La Verità, uno dei personaggi più politicamente distanti dalla sinistra. E la cosa, ovviamente, alzò un polverone. Ma quest'anno le polemiche potrebbero non essere da meno. Perché a firmare il numero speciale che uscirà nelle prossime settimane sarà Primo Di Nicola. Che è sì un notissimo e bravo giornalista, con una carriera illustre tra Espresso e Fatto quotidiano, ma anche attualmente un parlamentare di primo piano del Movimento 5 Stelle. Dopo una serie di infuocate battaglie condotte contro i grillini e i "populisti", specie nell'ultima fase di vita del quotidiano, durante il periodo di massima ascesa di Matteo Renzi, ora l'Unità aprirà le proprie colonne proprio a un pentastellato. Dopo la destra, anche l'esercito anti-casta entra a "Stalingrado". Che brutta fine per il quotidiano di Antonio Gramsci.