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Regioni: "Apriamo tutto dall'11 maggio". Boccia tiene duro. È braccio di ferro

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Francesco Boccia ministro Regioni

La richiesta dei governatori. Ma il ministro replica: "Monitoraggio sui dati e poi dal 18 possibili aperture differenziate". Si tratta

Carlantonio Solimene
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Le Regioni chiedono di poter riaprire i negozi dall'11 maggio, il governo per adesso tiene duro e promette aperture differenziate, a seconda dei dati sull'epidemia, solo dalla settimana successiva, il 18 maggio. E' ancora braccio di ferro tra il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e i vari governatori che, nella Conferenza delle Regioni, hanno avanzato una richiesta unanime. «Ieri - ha detto Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli - ho ricevuto una delegazione di commercianti, liberi professionisti e rappresentanti degli esercenti che si occupano di servizi alla persona: mi hanno esposto le loro ragioni molto compostamente, ma ho colto un disagio montante che temo tra poco non sarà più gestibile. Trovo personalmente molto difficile giustificare la scelta del Governo di permettere l'apertura a aziende con tremila dipendenti e imporre la chiusura a un negozio di borsette. Così - ha sottolineato il governatore - si va a infierire su categorie piccole e piccolissime che chiedono di aprire bottega per mantenere la famiglia». Oltre all'anticipo dell'apertura per il commercio al dettaglio e la possibilità, con proprie ordinanze, di disporre le ulteriori aperture dal 18 maggio, Fedriga ha ribadito che è necessario che dal Governo giunga una precisa e puntuale programmazione. «Se è vero che il presidente del Consiglio Conte ha fatto intendere una possibilità di apertura, questa - ha commentato Fedriga - è stata ancora una volta confusa». «Non abbiamo certezza sull'evoluzione di un possibile aumento contagi, ma questo - ha proseguito Fedriga - non sarà certo determinato dall'apertura del negozio di borsette: temo molto di più il possibile mancato rispetto delle regole di distanziamento, laddove ci sono migliaia di lavoratori gomito a gomito». «Gli esercenti sono pronti, hanno già i protocolli di comportamento siglati dalle sigle di categoria e si sono attrezzati per garantire a dipendenti e clienti la massima sicurezza», ha garantito il governatore del Friuli Venezia Giulia. Il ministro Boccia, per ora, tiene duro. "Dall'11 maggio - ha detto - partirà l'esame dei dati del monitoraggio in base ai criteri stabiliti dal ministero della Salute e in base ai risultati già dal 18 maggio saranno possibili riaperture differenziate a livello regionale". A quanto si apprende, i Comuni, per voce del presidente dell'Anci Antonio Decaro, nel corso della videoconferenza unificata Stato-Enti locali, hanno detto di concordare con l'impostazione sulle riaperture dara dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia e hanno rinunciato anche a loro poteri e prerogative per rispettare le linee guida nazionali.

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