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Parrucchieri, la svolta. Dal 18 maggio riaprono in Abruzzo. E le altre Regioni si organizzano

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Il ministro Boccia: "Possibili calendari differenziati dei vari enti locali". Anche Conte si dice disponibile

Carlantonio Solimene
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Dal 18 maggio le Regioni potranno permettere alcune riaperture anticipate rispetto al calendario proposto da Giuseppe Conte presentando il suo ultimo Dpcm. In particolare ad aprire i battenti potrebbero essere bar, ristoranti e parrucchieri, come accandrà presumibilmente già dal 18 in Abruzzo. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: "Dal 18 maggio, probabilmente ci saranno regioni che potranno fare in sicurezza. Ma prima del 18 lo escludo. Dopo il 18 ci sarà una valutazione del Cdm su base scientifica e la differenziazione territoriale sarà molto probabile". Sulla base di questa apertura subito ci sono state novità. "La Regione Abruzzo anticipa al 18 maggio la riapertura di centri estetici e acconciatori. Non possiamo che esprimere un plauso per questa decisione. Il Governo regionale ha recepito le nostre sollecitazioni. Incomprensibile e inaccettabile, infatti, voler attendere fino al primo giugno. L'auspicio, ora, è che la riapertura anticipata scongiuri le ripercussioni sull'occupazione. Tra acconciatori ed estetisti, in Abruzzo, operano 3.585 imprese artigiane, con 6.575 addetti. Fino ad ora, tra Covid-19 e concorrenza sleale o abusivismo, in Abruzzo si sono registrati minori ricavi per 31 milioni di euro". E' quanto ha affermato Confartigianato Chieti e L'Aquila a proposito dell'ordinanza che stabilisce la data di riapertura.  In un'intervista al Fatto quotidiano il premier Giuseppe Conte aveva anticipato che «in presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture di centri estetici, parrucchieri, ma anche teatri".

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