vette altissime
Più linciato Conte o Berlusconi? Scontro epico tra Luca Bizzarri e Dino Giarrusso
Scontro social su twitter fra il comico e conduttore Luca Bizzarri e l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso. Tema: la libertà lasciata da Silvio Berlusconi, che ha dato celebrità pure a Giarrusso. Tutto inizia quando Bizzarri commenta un tweet di Antonio Padellaro del Fatto quotidiano: "Ho fatto il cronista politico per una vita, mai mi era capitato di assistere al linciaggio mediatico di un premier come quello a cui viene sottoposto Giuseppe Conte". Il comico scrive: "In effetti con Berlusconi mi ricordo un’attenzione quasi maniacale all’equidistanza". Ecco che Giarrusso viene in soccorso del premier: "Bellissimo quel pianeta dove hai vissuto tu, che tutto sai e ricordi, e Berlusconi da premier non aveva l’appoggio di Giornale, Libero, Panorama, Canale 5, Rete 4, Italia 1, nonché Rai 1, Rai 2, Rai 3 pieni di uomini messi da lui. Quindi la tua replica è calzante, come sempre". Leggi anche: Striscia massacra Giovanna Botteri, cosa replica la corrispondente Rai "Vedi Dino, sbagli. Berlusconi ha occupato l’informazione esattamente come gli altri, compresi voi, che però non siete stati tanto bravi nemmeno a fare quello. Nelle sue reti c’era Fede, ma c’erano pure altri, pure Santoro, pure Luttazzi, pure io, e pure te. Ti hanno censurato?", chiede allora Bizzarri che poco dopo rincara la dose: "Pure Casalino, quello che ti ha scritto il tweet". Il duello è un crescendo e tocca vette altissime. Come quando Giarrusso scrive: "Io rappresento te e tutti e 60 i milioni di italiani. Proprio per questo quando qualcuno scrive la BALLA RIDICOLA per cui Conte viene trattato dalla stampa come Berlusconi, ho il DOVERE di dire che è una PENOSA BALLA. La verità sta lì, evidente: anche se non ti piace, facci pace". E Bizzarri ribatte: "Ah quindi tu dici che lo psiconano mafioso pedofilo col culo flaccido di cui abbiamo sentito tutte le seghe telefoniche possibili che nulla avevano a che fare con il processo è stato trattato coi guanti? Vedi Dino, tu rappresenti 60 milioni di italiani in Europa. E si vede".