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Il premier Conte stronca le speranze delle Regioni: "Misure meno restrittive sono illegittime"

Luca Zaia e Attilio Fontana

Il presidente del Consiglio non accetta che i governatori facciano da soli. Lombardia, Veneto e Calabria sono avvertite

Dario Martini
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"Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali, ma basato su rilevazioni scientifiche". Il premier Giuseppe Conte non li cita per nome, ma si scaglia indirettamente contro i governatori delle Regioni che vogliono un allentamento maggiore delle misure restrittive del lockdown. Una risposta anche alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che ieri sera ha emesso un'ordinanza con cui già da oggi, 30 aprile, introduce nuove misure diverse da quelle previste dal governo a partire dal 4 maggio. Il premier Conte, nell'informativa alla Camera, spiega che "iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime". Non c'è spazio, dunque, per scelte autonome da parte delle Regioni. Attilio Fontana in Lombardia e Luca Zaia in Veneto sono avvertiti.

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