
L'ultima follia degli scienziati: "Bimbi, fate il salto in lungo in casa"

L'Istituto Superiore di Sanità si è accorto che ai più piccoli stare in casa fa male. Ma la toppa è peggio del buco
L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) che sta guidando a nome del governo l'emergenza coronavirus ha scoperto che gli italiani hanno anche bambini, i grandi dimenticati dal governo di Giuseppe Conte. E scoprendolo ha pensato anche alla loro salute spiegando che «passare troppe ore davanti alla TV, al computer o ai videogiochi ha un effetto negativo per la salute psicofisica dei bambini e dei ragazzi, con un rischio aumentato di: sovrappeso; disturbi osteoarticolari; disturbi del sonno, comportamenti aggressivi, irritabilità; difficoltà di concentrazione, attenzione, comprensione. Pertanto, un'ora al giorno davanti agli schermi è più che sufficiente». Giustissimo, non fosse che a tenerli più di un'ora al giorno davanti allo schermo è stato proprio il governo in carica, spinto dai suoi consulenti scientifici: ha chiuso asili e scuole e imposto la didattica a distanza, con lezioni allo schermo del computer per alcune ore al giorno. Ma gli scienziati che impongono ogni decisione al governo ne hanno scoperto un'altra da premi Nobel: i bambini, piccolissimi, piccoli o adolescenti che siano hanno bisogno di muoversi e di fare attività fisica. C'è un piccolo ostacolo: da 45 giorni vietano loro di uscire e andare a farsi una corsetta, se toccano un pallone li arrestano e anche quando il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha provato a usare un pizzico di buon senso liberando la corsetta vicino all'abitazione, è stata corretta dal premier Conte che concedeva al massimo di portare i bimbi a fare la spesa nel supermercato (follia: è il posto più pericoloso che c'è). Leggi anche: Conte, Zingaretti, scienziati: gara a chi dice più bugie Gli scienziati però sono tali perché hanno sempre la soluzione a portata di mano: i bimbi debbono correre dentro casa, e fare lì ginnastica anche creativa. Hanno messo insieme i migliori cervelli a disposizione, e inserito sul sito internet dell'Iss tutte le istruzioni, con una bella infografica che le rende anche più comprensibili. Non mancano di fantasia. Leggete qui: i genitori possono «allestire un bowling casalingo con bottiglie del latte e palline da tennis», oppure «incollare sul pavimento delle strisce di nastro adesivo a una certa distanza. Su ogni striscia porre l'immagine di un animale che salta (la rana, il canguro, ecc..); il bambino dovrà imitare il tipo di salto per raggiungere la striscia successiva». Poi si passa al salto della corda «con un tappeto morbido e una corda creare un ostacolo da saltare». Arriviamo al «gioco dell'alligatore: spargere alcune isole o barche sul pavimento (usando cuscini, libri ecc...) e fare saltare i bambini da un oggetto all'altro per non cadere nell'acqua rischiando di essere mangiati dall'alligatore affamato». I nostri scienziati hanno una fantasia sfrenata quindi, ma suggeriscono anche giochi e movimenti più tradizionali. Come il basket: «creare un canestro casalingo e giocare con una palla morbida. Per rendere più avvincente il gioco stabilire un tempo, ad esempio due minuti, in cui fare più canestri possibili». O il salto in lungo: «tracciare 5-10 linee con del nastro adesivo, ciascuna a circa 20 cm di distanza, su un tappeto. Partendo dalla prima, saltare per vedere quante linee vengono superate». Va bene pure una tradizionale «festa da ballo: mettere una musica allegra ed energizzante e via al ballo!». E c'è la variante della «freeze-dance: consiste nel fermare la musica. Tutti devono immediatamente immobilizzarsi. Se qualcuno si muove ha perso!». Ne ho citata qualcuna alla rinfusa, da cui pare evidente che i nostri scienziati a cui stiamo dando in mano le nostre vite in queste settimane complicate hanno copiato e incollato qualche manuale da animatore di parrocchia o di maestrina di asilo nido. Con qualche piccola differenza applicativa: le case degli italiani non sono saloni parrocchiali o asili nido. Nella stragrande maggioranza dei casi se i genitori sono a casa stanno facendo smart working e quindi hanno bisogno che il professore Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss bussi alla loro porta armato di striscette, nastri adesivi e isole di alligatori per trattenere i loro bambini. Milioni di case hanno pochi metri quadrati a disposizione di nuclei familiari anche consistenti. I bimbi al massimo possono correre sul posto, e se provano a fare il salto in lungo consigliato si schiantano contro l'armadio, il frigorifero o la lavatrice. Non dico cosa succede con i vicini di casa, già fuori di nervi per i canti delle sei di sera, se provi a trasformare quel buco dove si vive in quattro o cinque in una discoteca, freeze o non freeze. Non trovo davvero di meglio di queste istruzioni diramate dagli scienziati per i bambini per dimostrare come chi ci guida dica cose che non hanno alcun riferimento alla realtà. Vale per l'attività fisica come per la scuola come per i provvedimenti economici. A leggere quelle disposizioni comincio a pensare che le uniche case che frequentino questi signori siano quelle di Lapo Elkann o di qualche contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare. Ma dell'Italia non abbiano alcuna vaga idea. Per questo sfornano una idiozia dietro l'altra come fosse verbo divino...
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