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Enrico Mentana, Dagospia: dimissioni a Cairo. Dietro Lilli Gruber e Marco Travaglio?

Giada Oricchio
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Enrico Mentana pronto alle dimissioni per colpa di Lilli Gruber e Marco Travaglio: non avrebbe apprezzato le loro dichiarazioni sulla legittimità del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di criticare l'opposizione rappresentata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini durante l'ultima conferenza stampa indetta per prolungare il lockdown sull'emergenza Covid19. L'editore Urbano Cairo però avrebbe rassicurato ed espresso solidarietà al direttore del Tg La7. E' questa l'indiscrezione bomba del sito “Dagospia”. Ieri sera, il portale di Roberto D'Agostino ha scattato un flash a dir poco abbagliante: “GIOCHI SPORCHI A LA7. MENTANA HA OFFERTO LE SUE DIMISSIONI A URBANO CAIRO. LA PUNTATA DELLA GRUBER DI MARTEDÌ SCORSO, NELLA QUALE TRAVAGLIO E PAGLIARO, SU INPUT DI LILLIBOTOX (CHE NON "STIMA" CHICCO), SOSTENEVANO LA LEGITTIMITÀ DI CONTE DI CRITICARE LE OPPOSIZIONI, HA FATTO INFURIARE IL DIRETTORE DEL TGLA7 AL PUNTO DA OFFRIRE LE SUE DIMISSIONI ALL'EDITORE. URBANETTO CAIRO GLI HA ESPRESSO LA SUA SOLIDARIETÀ E LA COSA È FINITA LÌ… PRIMA DI CHIUDERE LA TELEFONATA, MENTANA HA CHIESTO A CAIRO DI CHIUDERE IL DOVIZIOSO CONTRATTO CHE LEGA IL DIRETTORE DEL "FATTO" A "OTTO E MEZZO" E A "DIMARTEDI'" DI FLORIS”. Enrico Mentana non ha commentato la fuga di notizie, mentre il direttore de “Il FattoQuotidiano”, Marco Travaglio, ha inviato una email a “Dagospia” punzecchiando il collega Mentana: “Caro Dago, non sono abituato a parlare a comando, dunque l'altra sera a Otto e mezzo non ho criticato Enrico Mentana "su input" di Lilli Gruber (che peraltro non si è mai permessa di darmi input sulle cose da dire): ho semplicemente esposto il mio pensiero, identico a quello che avevo scritto nei giorni precedenti sul Fatto quotidiano. E ho anche evitato di nominare Enrico, che nel frattempo veniva linciato sui social con espressioni orrende e comunque spropositate rispetto alla sua frase infelice”. A sua volta “Dagospia” ha specificato: “Caro Marco, l'input non era rivolto al tuo pensiero ma al "Punto" di Paolo Pagliaro”.

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