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La conferma in Europa: Pd e M5s divisi, il governo non esiste più

Sulla risoluzione sui recovery bond la maggioranza si spacca: Democratici a favore, Cinquestelle si astengono o votano contro: "No a una serie di misure che si basano sul Mes"

Carlantonio Solimene
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Sia la maggioranza che sostiene il governo Conte che l'opposizione si sono divise nel voto nel Parlamento Europeo sulla risoluzione relativa alle misure contro la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, che tra l'altro propone l'uso dei Recovery Bond legati al bilancio dell'Ue. Secondo il roll call, a favore hanno votato gli eurodeputati del Pd (gruppo S&D) e Nicola Danti di Italia Viva (gruppo Re; a favore anche Sandro Gozi, eletto in Francia con Renaissance), come quelli di Forza Italia (gruppo Ppe). Si è astenuta la maggioranza (11) degli europarlamentari del Movimento Cinque Stelle (Non Iscritti), ma in tre (Ignazio Corrao, Rosa D'Amato e Piernicola Pedicini) hanno votato contro. Hanno votato contro, infine, sia gli eurodeputati della Lega che quelli di Fratelli d'Italia. "Abbiamo votato contro il paragrafo 17 della risoluzione del Parlamento europeo perché si presta a cattive interpretazioni - ha spiegato l'europarlamentare grillino Ignazio Corrao -. C'è, infatti, un rafforzamento del QFP che potrebbe portare a maggiori sacrifici dell'Italia che, ricordo, è già contributore netto delle casse del bilancio europeo da molti anni. Nel paragrafo 17 si prevede, inoltre, un pacchetto di misure per la ricostruzione basato sul Mes, che noi non condividiamo, e si parla di Recovery bond solo attraverso una garanzia del bilancio UE ma senza alcuna mutualizzazione del debito, che noi invece auspichiamo come dimostrato dal voto a favore all'emendamento presentato dai Verdi. Il Movimento 5 Stelle sostiene invece tutti gli strumenti di condivisione vera e non finta". La risoluzione è in ogni caso passata. Ma non ha al momento ancora nessun effetto legislativo.

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