La tregua è finita
Menzogne? Salvini e Meloni contro il comizio di Conte a reti unificate
La tregua è finita, gli argini sono rotti e la battaglia politica riprende con tutto l'arsenale a disposizione. A spaccare la fase di coesione e dialogo è l'esito dell'Eurogruppo, con il centrodestra che accusa il governo di aver accettato il Mes, mettendo a rischio il futuro dell'Italia. "Qualcuno sta provando a truffare gli italiani, in queste ultime 24 ore ne stanno succedendo di tutti i colori", sbotta Matteo Salvini. Il segretario della Lega è un fiume in piena: "Il ministro dell'Economia ha dato il via libera a parlare di Mes sui tavoli europei senza che il Parlamento gliene abbia dato il mandato". E annuncia la mozione di sfiducia per Roberto Gualtieri, e la "convocazione immediata del presidente del Consiglio" davanti alle Camere. A dare manforte a Salvini è la leader di Fratelli d'Italia: "Siamo già in ginocchio per l'emergenza Covid-19 e non ci serve anche il cappio al collo dell'Ue". Stavolta Giuseppe Conte reagisce con forza, facendo nomi e cognomi durante la conferenza stampa per presentare il nuovo Dpcm per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Ed è durissimo: "Il Mes esiste dal 2012, non è stato attivato la scorsa notte come falsamente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni". Il capo dell'esecutivo ha il volto tirato e nessuna intenzione di abbassare i toni, la partita europea è troppo importante per farsi impallinare: "Questo governo non lavora col favore delle tenebre, se ha proposte da fare le fa a tutti gli italiani, con le menzogne non si indebolisce la mia figura ma la forza dell'Italia al tavolo delle trattative". Conte ricorda che fu proprio il centrodestra ad accettare, nel 2011, l'introduzione in Europa di questo strumento, poi votato dal Parlamento nel 2012, anche con i voti del Pdl. Ma il premier assicura che l'Italia non ha bisogno del Mes, né lo ha chiesto: "Sono stati altri Paesi e noi ne abbiamo discusso. A noi non serve, è uno strumento inadeguato". L'obiettivo è ottenere gli eurobond, per i quali "lotteremo", tant'è che nelle conclusioni dell'Eurogruppo "c'è un intero paragrafo destinato ad accogliere la prospettiva". Per approfondire leggi anche: Conte prolunga il lockdown. Il Mes spacca governo e opposizione I diretti interessati rispondono a stretto giro all'attacco frontale del premier: prima la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che definisce il premier "un dittatore che non dà possibilità di replica". "Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte indice una conferenza stampa pochi minuti prima dell'edizione più vista dei tg, trasmessa in diretta sulla prima rete del servizio pubblico, per accusare l'opposizione di dire menzogne, senza possibilità di replica e senza contraddittorio. Credo non si sia mai vista una cosa del genere nella storia della democrazia, e la dice lunga sulla tracotanza di questo governo. Mi aspetto che la Rai mi dia possibilità di replica alla stessa ora, con lo stesso tempo e con la stessa visibilità. Il Presidente della Repubblica Mattarella non ha nulla da dire su questi metodi degni di un regime totalitario?". Poi Matteo Salvini che denuncia l'uso della tv di Stato per dire falsità. "Usare la tivù di Stato per dire falsità e fare un comizio contro Salvini e contro le opposizioni è roba da regime, roba da Unione Sovietica". E ancora: "Perché non hanno bloccato il Mes? Perché il Pd vuole la tassa patrimoniale? Perché i 5Stelle vogliono ancora bloccare la Tav? Perché Leu vuole tassare la casa e i risparmi degli italiani? Dov’è la cassa integrazione promessa? Quando arrivano davvero i soldi? Che fine ha fatto il blocco dei mutui per chi è in difficoltà? Cosa fanno per aiutare chi non ce la fa a pagare affitti, rate e bollette? Perché non aiutano davvero partite IVA e autonomi? Quando arriveranno i soldi promessi alle imprese? Sempre #colpadisalvini??? Altro che collaborazione, che delusione signor Conte", conclude il leader della Lega.