emergenza coronavirus

Chiese aperte a Pasqua, la Lombardia frena sulla proposta di Salvini

Davide Di Santo

L'’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, perplesso sulla riapertura delle chiese per Pasqua e Pasquetta proposta dal leader della Lega Matteo Salvini. "Chiederò un rapporto e se ci saranno decisioni da prendere o responsabilità da accertare vedremo", ha detto ospite di Agorà su RaiTre. "Capisco che il giorno di Pasqua è un giorno importante e che in questo periodo c’è bisogno di spiritualità. Quest’anno, però, prima di prendere una decisione del genere bisogna riflettere bene. Oggi sarei perplesso. Aspettiamo di vedere se i risultati nei prossimi giorni saranno in così netto miglioramento. Una decisione del genere si può prendere anche l’ultimo giorno", ha detto Gallera.  Per approfondire leggi anche: Burioni superstar da Fazio, così bacchetta Brusaferro e Azzolina Sull'obbligo di mascherina in Lombardia "stiamo facendo un grande sforzo per mantenere la collaborazione istituzionale. Poi è chiaro che anche le dichiarazioni di Borrelli sulle mascherine non aiutano. Però noi andiamo avanti, perchè il tema dell’ordinanza sull’obbligo delle mascherine l’abbiamo condivisa con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con tutti gli altri governatori venerdì in una conference call. E il presidente del Consiglio ha detto di capire le nostre istanze e ci ha detto di fare pure questa ordinanza. Non c’è quindi scontro istituzionale", ha detto l'assessore intervenendo a Mattino Cinque, su Canale 5. "Il virus può tornare in qualunque momento. In Cina vediamo ora nuovi focolai dovuti a persone che arrivano da fuori. Si parla di una nuova ondata a ottobre. Noi dobbiamo essere molto concentrati. Non potremo ovviamente rimanere in casa a vita, ma noi crediamo che 2 o 3 settimane ancora si debba stare in casa. Poi dovremo continuare a portare la mascherina per uscire", dice ancora Gallera disegnando gli scenari possibili per l'uscita dalla pandemia del Covid-19.