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Il Parlamento vota il cuneo fiscale: da luglio 100 euro in più al mese. La Lega: "Una mancetta"

L'estensione del bonus Renzi si applica a chi ha un reddito lordo fino a 28.000 euro lordi

Dario Martini
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L'estensione del bonus Renzi è legge. La Camera è tornata a riunirsi in piena emergenza coronavirus e con 254 voti a favore e nessuno contrario ha dato il via libera definitivo al decreto legge sulla riduzione del cuneo fiscale, già approvato dal Senato. Centotrentuno gli astenuti, pari a tutta l'opposizione che, visto il momento eccezionale, ha evitato di esprimersi in modo contrario, anche perché, come sottolineato in aula dagli esponenti di Lega, Fi e Fdi, il taglio della pressione fiscale sui lavoratori è un tema storico del centrodestra, sebbene in questo caso, per usare le parole del leghista Paolo Paternoster, si tratti di poco più di una "mancetta". Nel dettaglio il provvedimento prevede, a partire da luglio, un bonus da 600 euro per i sei mesi del 2020 per chi ha un reddito annuo fino a 28mila euro lordi. Per i lavoratori dipendenti che superano questa cifra e fino al tetto dei 40mila euro l'anno è invece previsto, a scalare, un beneficio sotto forma di detrazione fiscale da 80 a zero euro per sei mesi. I benefici saranno automatici e non a richiesta del lavoratore. La platea interessata comprende sia i lavoratori dipendenti privati sia i pubblici. Non sono mancate le critiche da parte della minoranza, secondo cui non sono stati tenuti in conto i lavoratori autonomi. «Si tratta di un primo passo, doveroso per quanto ancora incompleto», ha sottolineato nelle repliche il sottosegretario all'Economia e alle Finanze Cecilia Guerra che auspica "una riforma fiscale complessiva".

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