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Conte fa scorta di acqua miracolosa: ordinate 33mila bottigliette

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio

Maxi-fornitura di Acqua Santa di Roma, la cui fonte è ritenuta prodigiosa fin dall'antichità

Marco Gorra
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Avrà anche il frigo mezzo vuoto e non saprà come fare la spesa, ma di sicuro il premier Giuseppe Conte non rischia di morire di sete. Perché a Palazzo Chigi tutto manca fuorché l'acqua. E che acqua: l'Acqua Santa di Roma, che sgorga dalla fonte Egeria e che fin dall'antichità è ritenuta avere poteri curativi miracolosi. Così, Palazzo Chigi nelle scorse settimane di quest'acqua taumaturgica ha fatto una signora scorta: 33.048 bottiglie da 0,75l in vetro con vuoto a rendere, per una spesa di poco superiore a 16mila euro. Il contratto è stato sottoscritto senza gara, segno che il premier o chi per lui - forse con un pizzico di superstizione - quella e solo quell'acqua voleva. Insomma, il capo del governo ha deciso di fare come i tanti romani che, fedeli alla tradizione, tutt'oggi si mettono in fila alla fonte Egeria - il cui potere soprannaturale si narra risalga addirittura ai tempi della fondazione di Roma - per riempire dell'acqua miracolosa taniche e bottiglioni da portare a casa. In attesa che la scienza fornisca una cura contro il coronavirus, dunque, sotto con l'acqua miracolosa. Male non farà.

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