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Il decreto era pronto ieri sera. Ma poi le aziende...

Giuseppe Conte torna a parlare alla nazione

L'elenco delle chiusure era completo. Ma le numerose richieste di chiarimento hanno costretto il governo a vagliare caso per caso

Marco Gorra
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Il decreto con le chiusure delle aziende era pronto ieri sera, in contemporanea all'annuncio via Facebook del premier Giuseppe Conte. Ma le numerose richieste di chiarimento arrivate dalle aziende di tutta Italia hanno costretto il governo ad esaminare caso per caso, ritardando così la pubblicazione. Secondo fonti di Palazzo Chigi, "dopo la comunicazione del Presidente del Consiglio, sono però arrivate numerosissime richieste da aziende, anche quelle di una certa rilevanza per il sistema italia, che adducevano varie motivazioni per giustificare la necessità di proseguire nelle proprie attività e invocavano comunque il carattere essenziale delle stesse, la rilevanza strategica ai fini dell'economia nazionale, lo scopo comunque connesso e accessorio rispetto alle attività consentite in via principale, la funzione strumentale alla risposta sanitaria in corso". Da cui la necessità di vagliare le singole posizioni. Così, proseguono le fonti di governo, "si è ritenuto doveroso verificare con attenzione ogni richiesta. Per tutta la notte e per tutta la mattinata di oggi al Ministero dello sviluppo economico sono stati severamente impegnati a vagliare tutte le richieste. Questo spiega perchè il Dpcm e l'allegato, con l'elenco definitivo delle attività produttive giudicate essenziali in questa fase di emergenza, sono stati pubblicati solo nel tardo pomeriggio di domenica"

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