Caos in maggioranza
"Attivare il Mes contro il coronavirus". Conte fa infuriare i 5 stelle
Diventa un caso l'intervista del premier Giuseppe Conte al Financial Times nella quale il capo del governo apre all'attivazione immediata del fondo salva-Stati per combattere l'emergenza coronavirus: "Il Mes è stato creato con un diverso tipo di crisi in mente", afferma il presidente del Consiglio, "dunque adesso deve essere adattato alle nuove circostanze, in modo da poter usare tutta la sua potenza di fuoco". Secondo Conte, "la strada da seguire è quella di aprire una linea di credito dell'Esm per tutti gli Stati membri, in modo da aiutarli a combattere le conseguenze dell'epidemia di Covid". Un'uscita che lascia di stucco i partiti di maggioranza, M5s in testa. La sortita di Conte, lamentano i grillini, non è mai stata discussa, e tutti ne erano all'oscuro. Tanto più che il Mes è argomento sensibilissimo, sul quale già prima dello scoppio della pandemia si erano consumati scontri accesissimi. Così, parte la contrarea a cinque stelle. L'eurodeputato Piernicola Perdicini dice senza mezzi termini che ricorrere adesso al salva-Stati "è come andare dallo strozzino", mentre il capo politico Vito Crimi afferma di "non credere al Mes senza condizioni e senza vincoli" ("Il Mes senza condizioni non esiste", gli fa eco il deputato Raphael Raduzzi). E se questi sono i toni delle dichiarazioni in chiaro, si possono solo immaginare quelli delle chat private dei parlamentari grillini, in ebollizione fin dalle prime ore del mattino. Intuita la mala parata, a Palazzo Chigi non resta che fare uscire la precisazione di prammatica: "Si può anche pensare di utilizzare le risorse del Mes trasformandolo in una sorta di "coronavirus Fund" perché le sue risorse possano essere utilizzate da tutti gli stati europei per fronteggiare gli effetti economici prodotti dalla pandemia. Queste risorse devono pertanto essere concesse a tutti gli Stati, senza alcuna condizionalità presente o futura". Ma lo scontro è solo all'inizio