la lettera

Matteo Salvini telefona al premier Conte: la cura della Lega per salvarci dal Coronavirus

Silvia Sfregola

La telefonata tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte c'è stata, dopo giorni di squilli a vuoto, messaggi WhatsApp e scontri a distanza. Il leader della Lega ha annunciato al premier il pacchetto di misure elaborate dal suo gruppo per dare un contributo per affrontare l'emergenza coronavirus. Non solo dal punto di vista sanitario, ma anche da quello economico. La distanza con il governo, però, resta e infatti Salvini definisce "sgradevole" il tentativo "di qualcuno che, invece di guardare cosa non ha funzionato in casa propria, cerca responsabilità in casa altrui". Il riferimento è alle dichiarazioni del presidente del Consiglio sull'ospedale di Codogno, che non avrebbe rispettato i protocolli e, quindi, favorito di fatto la diffusione del contagio. "A nome di tutti i medici italiani, di tutti i sindaci e governatori di qualunque colore politico, ribadisco - tuona il segretario del Carroccio -: non si scarichino responsabilità che sono evidentemente riconducibili al governo centrale, sui territori, sul medico, sul sindaco, sull'infermiere. Sarebbe di pessimo gusto, piccino piccino". Per approfondire leggi anche: Salvini, retroscena sul focolaio a Codogno dopo le accuse di Conte L'ex ministro dell'Interno si leva anche altri sassolini dalle scarpe, dopo essere stato attaccato per aver chiesto controlli e quarantene, se non addirittura il blocco delle frontiere, per chiunque fosse entrato o uscito dall'Italia. "Consegneremo le nostre proposte al governo, spero non ci sia qualcuno che le voglia mettere in quarantena solo perché vengono dalla Lega". Il comparto su cui batte è soprattutto quello del turismo. "Abbiamo parlato con Federalberghi, a fronte dello stesso periodo dello scorso anno, quindi pre Carnevale e pre Pasqua, c'è un 80% di presenze in meno, con disdette che arrivano fino al 90%", dice il numero uno leghista. Che stima il conto dei danni all'economia, provocati dall'emergenza coronavirus, in non meno di 10 miliardi: "E' chiaro che i 20 milioni stanziati dal governo e i 200 milioni ipotizzati dall'Ue non sono neanche lontanamente vicini". Il Carroccio chiede una tax area di almeno tre mesi per le zone più colpite, quelle cosiddette rosse, dove la quarantena sta mettendo in ginocchio il commercio e gli altri comparti economici. Ma più in generale un piano che coinvolga tutto lo stivale, da nord a sud, perché gli effetti di questo periodo buio si riverbereranno su tutta l'Italia. Nel pacchetto c'è anche una proposta per la scuola, con l'allungamento della chiusura anche oltre i primi giorni di giugno. La Lega, dunque, batte il colpo. Ora sta al governo (e a Conte) valutare e rispondere. "Senza alcun pregiudizio", chiede Salvini. "Caro Presidente, in allegato trasmetto alla Tua attenzione e a tutto il Governo per Tuo tramite una serie di richieste di interventi urgenti in campo socio-economico, da attuare per fronteggiare le ricadute negative sul ciclo produttivo del Paese con particolare riferimento alle zone maggiormente colpite dall'emergenza", si legge nella lettera che il leader del Carroccio ha inviato al premier, di cui posta una copia sulla sua pagina Facebook. "Ti premetto che ritengo assolutamente prioritario che il governo italiano ottenga un incontro con la Presidente della Commissione Europea e con i Commissari con deleghe economiche per chiedere che tutti i provvedimenti adottati dal Parlamento per fronteggiare l'emergenza del Coronavirus siano esclusi dai vincoli di bilancio comunitario - prosegue -. Tale richiesta si rende necessaria per agevolare la costituzione di un fondo straordinario di almeno 10 miliardi di euro su cui computare tutti i provvedimenti necessari. E' importante, fin da ora, prevedere un periodo di free tax zone per tutte le aree maggiormente interessate dalle ricadute economiche negative che non sono esclusivamente le zone rosse: tale provvedimento servirà per agevolare la ripresa economica al termine dell'emergenza". Inoltre, scrive ancora Salvini, "ti segnalo che si rendono necessari e urgenti provvedimenti di ristoro economico a favore del sistema turistico nazionale e delle attività culturali (teatri, cinema, musei) fortemente compromessi dalle notizie allarmanti che circolano non solo a livello nazionale ma anche internazionale sul pericolo di contagio in Italia. E' altresì necessario un impegno concreto per supportare la produzione agricola, pesantemente danneggiata in tutta la sua filiera". E conclude: "Il mondo, caro presidente, ci guarda: sono sicuro che l'Italia - se agiremo con coraggio e buonsenso - saprà rialzarsi più forte di prima". Per approfondire leggi anche: Conte si vanta dell'Italia infetta