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Sulla prescrizione governo a un passo dalla crisi? Zingaretti: se salta tutto

Nel giorno in cui la crisi di Governo sembra a un passo e la spaccatura con Italia Viva plastificata nelle dichiarazioni di Giuseppe Conte

Silvia Sfregola
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Nel giorno in cui la crisi di Governo sembra a un passo e la spaccatura con Italia Viva plastificata nelle dichiarazioni di Giuseppe Conte, la squadra dem (oltre al segretario ci sono il vice Orlando, i capigruppo Delrio e Marcucci e la vicepresidente Serracchiani) si presenta al Nazareno con in mano il Piano per l'Italia 2020-2023, rivendicando «autonomia» rispetto al chiacchiericcio «che rischia di essere molto chiuso e non inserito nella vita delle persone». Cinque i punti sul tavolo: scuola, economia verde, Italia semplice, Equity act e sanità per tutti, per «dare risposte concrete e guardare al futuro con speranza». Il presente, però, segna tempesta. Il leader ha letto nel suo ufficio le dichiarazioni del presidente del Consiglio, la sua richiesta di «un chiarimento» a Italia viva. Zingaretti condivide «la forte preoccupazione e il richiamo alla serietà» del premier. Al Nazareno la reazione di Conte ai «calci» di Renzi era attesa (e quasi pretesa, ormai) da giorni. presidente del consiglio. «A questo punto - dice severo - è giusto prendere sul serio le fibrillazioni» e «chiedere maggiore collegialità». Per il segretario «è possibile» andare avanti purché si lavori ad un'agenda «condivisa, progressista e alternativa all'odio» di chi ha preceduto i giallorossi a palazzo Chigi. Lo dice chiaro Andrea Orlando: «Se si fanno le cose accettiamo qualsiasi provocazione con spirito zen. Se non si fanno decideremo per altre vie». I dem puntano a resistere per non consegnare il Paese a Salvini-Meloni, ma non intendono galleggiare né prestarsi a quelli che Zingaretti ha già definito «trasformismi e giochi di palazzo». Non siamo alla vigilia di una crisi, ragiona, «nessuno l'ha dichiarata», ma nel momento in cui ci si dovesse arrivare «io credo che la fine di questo Governo coincida con la fine della legislatura», sentenzia. 

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